Crescono i finanziamenti per l'Unione della Bassa Romagna
Crescono i contributi destinati all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. La Regione Emilia-Romagna ha annunciato che destinerà all’ente che governa il comprensorio lughese per il 2015 oltre 700mila euro di finanziamenti regionali e statali (contributi «regionalizzati», ovvero fondi dello Stato vincolati per le Unioni). Nel 2014 i trasferimenti si sono fermati a 540mila euro. La Bassa Romagna, a livello regionale, è prima tra le Unioni per quantità di trasferimenti (senza considerare le comunità montane, per le quali entrano in gioco contributi di natura differente per la tutela del territorio). «Ormai sembra inarrestabile il percorso di riordino istituzionale consacrato dalla Riforma Delrio - ha aggiunto il presidente dell’Unioner Luca Piovaccari -. Le Province vengono pian piano svuotate di competenze e capitale umano, non saranno neppure più Enti locali nella riforma costituzionale che potrebbe essere validata; i Comuni invece, a meno che non siano grandi o molto ricchi, non gestiranno più direttamente i servizi se non attraverso Unioni e convenzioni: vengono pertanto incentivate le fusioni di Comuni».