E’ sempre più eclettica, al terzo anno, la stagione di Nostrarte, che prenderà il via domenica 25 alla sala Fellini di Faenza. Organizzata da una gruppo di associazioni artistiche manfrede, e sostenuta da sponsor come Stafer e Mpr, Nostrarte proseguirà quest’anno, con una quindicina di spettacoli domenicali alle 18, la via della contaminazione fra le arti che la caratterizza. Domenica 25 la giovane compagnia dei Fatti d’Arte – che a Faenza tiene corsi d’avviamento al teatro (vedi facebook) - porterà in scena la classica commedia nera Arsenico e vecchi merletti, prima di tornare alla sala Fellini non meno di quattro volte, con L'importanza di chiamarsi Ernesto il 29 novembre, lo spettacolo natalizio Ma sei in bolla?! l’8 dicembre, il Teleracconto del 28 febbraio e il classico A piedi nudi nel parco il 13 marzo. E a proposito di compagnie faentine, quella Delle Feste debutterà alla sala Fellini il 31 ottobre con Specchi, zucche e fattucchiere. E’ comunque la musica il principale filo conduttore di Nostrarte, che il 15 novembre punterà sulla barocca con la mezzosoprano Ewa Gubanska con la clavicembalista Chiara Cattani, mentre il 13 dicembre toccherà ai promettenti Maddalena Burbassi (violoncello) e Dario Zonconi (piano) misuirarsi con Chopin, Respighi e Debussy, e il 20 il quartetto Monsignani interpreterà pagine di Haydn, Beethoven e Debussy. Il 10 gennaio tornerà Luciano Manzalini con La freccia azzurra, il 24 Domenico Ciolfi riproporrà il suo teatro musicale su Clara Schumann, il 31 Pierluigi Di Tella suonerà musiche di Alkan, il 7 febbraio D’Annunzio e Skrjabin si incontreranno in «Estasi paradisiaca» e il 21 il Soava Baccolo duo suonerà brani di Liszt e Donizetti. Il 6 marzo Franco Costantini, accompagnato dal mandoloncello di Raimondo Raimondi porterà in scena il «RicorDante», fra musica e poesia. Biglietti 6-8 euro, info
www.nostrarte.org, 339/4748625.