Castel Bolognese: frana sul Senio, lavori a luglio 2016
E’ previsto per luglio 2016 l’intervento di messa in sicurezza della frana nel Parco fluviale di Castel Bolognese.
A fare il punto della situazione sullo stato dei lavori, il responsabile del Servizio Tecnico di Bacino Reno Ferdinando Petri. «Il ritmo delle varie fasi burocratiche è stato abbastanza serrato - ha dichiarato Petri -. Il lavoro è stato programmato dalla Regione l’11 giugno su espressa richiesta del Servizio Tecnico di Bacino ed è stato progettato a livello esecutivo il 21 luglio dai tecnici, per poi essere consegnato al settore appalti per l’approvazione, la quale è avvenuta il 3 agosto. L’11 agosto il progetto è stato poi approvato formalmente con determina e il giorno dopo abbiamo mandato le lettere d’invito alla gara, che si è conclusa il 10 settembre con l’aggiudicazione definitiva a favore della ditta Deltambiente di Ravenna».
Dopo l’aggiudicazione, il Servizio ha avviato le procedure di verifica dei documenti presentati dalla ditta vincitrice. «Questo step - ha spiegato Petri - di solito porta via dai due mesi ai due mesi e mezzo, quindi andiamo a dicembre. Nel caso in cui le verifiche diano esito positivo, ci troveremo in teoria a poter fare i lavori in pieno dicembre, di certo non il periodo migliore per un intervento simile, dato che si tratta di lavori di taglio, che vanno eseguiti quando non c’è molta acqua. Poi, una volta trascorso l’inverno, da fine febbraio scatta il periodo di tutela per la nidificazione e non si può intervenire, per cui andremo a iniziare i lavori intorno al primo di luglio dell’anno prossimo».
Un intervento non invasivo, volto a salvaguardare la buona salute del Senio. «Quello che ritengo utile precisare - ha aggiunto Petri - è che i lavori sono finalizzati alla riduzione del rischio idraulico e consisteranno principalmente nell’abbattimento e nell’asportazione delle alberature schiantate, pericolanti e che risulteranno pericolose, il tutto presente all’interno dell’alveo fluviale. Dopo il taglio, faremo alcune limitate ma necessarie riprofilature della sponda destra per evitare erosioni al corpo arginale. Infine, per venire incontro a preoccupazioni giustificate, voglio sottolineare che i tagli saranno eseguiti a raso, avendo cura di salvaguardare dove possibile l’apparato radicale per aiutare il ricaccio della vegetazione giovane e flessibile, utile alla buona conduzione del corso d’acqua».
Se per la frana al Parco Fluviale è solo questione di attendere l’inizio dei lavori, ancora incerta risulta la situazione in zona Cuffiano, dove è ancora in sospeso la questione delle casse di espansione. «A livello di finanziamento non ci sono novità rispetto alle richiesta di 8.000.000 di euro che la Regione ha avanzato al Ministero - ha affermato il responsabile del Servizio Tecnico - È tutto fermo, al momento non conosciamo nemmeno le tempistiche».
La salvaguardia ambientale come dovere comune. «È però fondamentale come elemento a margine, ma non secondario - ha concluso Petri - la collaborazione delle amministrazioni locali, dei cittadini e delle associazioni di volontariato in termini di attenzione, monitoraggio e segnalazione di situazioni critiche o abusi. Questo perché siamo parte di un sistema complesso in cui ognuno deve dare dei contributi e a nessuno può essere fatto carico dell’intero sistema». (Carlo Alberto Nenni)