L’analisi della coop. Cesac di Conselice: «Meno patate e cipolle, ma con qualità elevata»
Terminata la raccolta delle patate si può tracciare un primo bilancio dell’annata, caratterizzata da una sensibile contrazione delle rese produttive, passate dagli oltre 500 quintali ad ettaro del 2014 a una media di circa 380 quintali (-30%). «Le cause di questa diminuzione - sostiene Stefano Andraghetti, presidente del Cesac di Conselice - sono da ricercare nell’andamento climatico, che in primavera ha registrato una grande abbondanza di precipitazioni piovose e poi, dall’inizio di luglio a metà agosto, ha visto le temperature raggiungere livelli estremamente elevati, sempre superiori alle medie stagionali».
Contemporaneamente a questo «la nostra cooperativa ha però vissuto una fase di espansione delle superfici coltivate dalla base sociale - aggiunge il presidente Cesac -, che fortunatamente ha in buona parte compensato la diminuzione delle rese».
Passando dalla sfera produttiva a quella commerciale, la campagna 2015 ha avuto un avvio abbastanza lento del quale sembrano, paradossalmente, aver beneficiato i prezzi in campagna, che al momento risultano decisamente soddisfacenti.
L’andamento climatico ha influenzato anche la produzione di cipolle, altro fiore all’occhiello dell’ampia gamma Cesac, leader nel settore con il 10% dell’intero raccolto nazionale. La stagione particolarmente calda, infatti, ha provocato una contrazione media del 30-35% delle rese produttive rispetto all’annata precedente. «Le quotazioni si attestano su valori soddisfacenti e nell’ultimo periodo stanno mostrando una interessante tendenza al rialzo - conclude Andraghetti -. Questo andamento positivo delle vendite di cipolle, favorito anche dalla qualità più che buona con un’alta concentrazione dei calibri medi, dovrebbe consentire di garantire ai soci liquidazioni simili a quelle raggiunte due anni fa, attestatesi su ottimi livelli. Con la normalizzazione delle temperature si sta inoltre registrando un ulteriore aumento della domanda sul mercato nazionale, che esprime una richiesta sostanzialmente equilibrata per la produzione bianca, gialla e rossa».