Moretti (Allegion): "Cisa, vogliamo rimanere a Faenza anche in futuro»
Presidente Moretti, come giudica l’accordo dopo il confronto con i sindacati e il governo?
«L’accordo raggiunto oggi rappresenta un punto di equilibrio nell’interesse di tutte le parti coinvolte. Tutti hanno lavorato diligentemente per mesi per finalizzare il Piano industriale. Dal Ministero dello Sviluppo economico, alle Istituzioni regionali e locali, rappresentate da Palma Costi e dal sindaco di Faenza, Malpezzi; dai sindacati nazionali e locali, ai dipendenti e a Cisa stessa ciascuno ha contribuito - in un modo o nell’altro - al raggiungimento dell’accordo».
I 130 licenziamenti potranno diminuire in futuro? O per voi è il massimo sforzo? Per quanti ci sarà il pensionamento anticipato?
«Cisa rimane ferma al suo Piano industriale così come è stato definito».
Allegion investirà 14 milioni a Faenza nei prossimi tre anni: in che cosa in particolare?
«Il Piano industriale di Cisa supporta la trasformazione in atto dell’attuale modello di business attraverso investimenti nelle infrastrutture, nei sistemi informativi, nella tecnologia e nei nuovi prodotti».
Le attività di bonifica via Oberdan per quanto tempo dureranno?
«Allegion è perfettamente consapevole delle proprie responsabilità sociali per la comunità di Faenza. Le attività di bonifica, iniziate già con Ingersoll Rand, saranno portate avanti da Allegion che si impegna a portare a termine il processo esistente».
Quali progetti ha Allegion per il futuro di Cisa?
«Allegion ribadisce l’impegno a mantenere la propria presenza in Italia. Il progetto di ristrutturazione contribuirà a migliorare il servizio ai clienti e a rendere più solido il futuro dell’azienda oltre ad assicurare e mantenere una crescita nel lungo periodo. Cisa conferma il proprio impegno nell’offerta di prodotti ad alto valore aggiunto relativi all’assemblaggio speciale (Master Key), alle attività di servizio, distribuzione e logistica e a quelle di ricerca e sviluppo e innovazione dei prodotti, ritiene tuttavia necessario trasferire la produzione dei prodotti caratterizzati da lavorazioni non specializzate a un fornitore terzo strategico con il quale condividere i vantaggi della propria competenza ed economie di scala». (m.p. c.f.)