Traffici 2015: Venezia in crescita, Ravenna e Trieste sono in lieve calo
Se i porti di Trieste e Ravenna flettono lievemente nei primi otto mesi del 2015 (rispettivamente -0,74% e -1,2%) i traffici di Venezia e dei porti subito oltre confine del Nord Adriatico mostrano invece interessanti segnali di ripresa.
TRIESTE
E’ ancora il porto di riferimento dell’Alto Adriatico con 37,65 milioni di tonnellate di merci movimentate da gennaio a fine agosto, anche se segnano un piccolo calo dello 0,74% rispetto ai primi otto mesei del 2014. Il grosso è però il petrolio greggio (26,878 milioni di tonnellate, -1,47%) che trascinano al ribasso tutte le rinfuse liquide (27,167 milioni, -2,28%). Sono triplicate le rinfuse solide che però rimangono residuali rispetto al complessivo (1,14 milioni contro le 308mila tonnellate del 2014). Il calo più pesante in prospettiva è dato dalle merci varie in colli che scendono del 4,87% e si attestano a 9,35 milioni contro i 9,8 abbondanti di dodici mesi prima: pesa il calo dei container (-11,58%). Poco meno di 70mila i passeggeri (-2%).
VENEZIA
Lo scalo lagunare è quello che sta avendo le performance migliori tra i grandi porti italiani del Nord Adriatico, mostrando una crescita del 17,7% nelle tonnellate complessivamente movimentate (16,83 milioni di tonnellate contro 14,29 del 2014). Le rinfuse liquide sono cresciute del 40%, toccando quota 6,1 milioni di tonnellate grazie al boom dei prodotti raffinati (+53,7%) e delle merci varie in colli (6,02 milioni di tonnellate, pari a un aumento del 12,1%), nonostante il calo dei roro (-33,6%). Bene anche le rinfuse secche che salgono a 4,71 milioni di tonnellate, +3,1%. In calo invece i passeggeri (1,16 milioni, -13,5%), dove pesa il calo delle crociere (-12,4%).
RAVENNA
Scende così al terzo posto per traffici Ravenna che cede l’1,2% nei primi otto mesi e mantiene numeri molto simili a Venezia con 16 milioni di tonnellate movimentate. Qui pesano però meno le rinfuse liquide (2,78 milioni, -7,7%), mentre sono invece importanti le rinfuse solide (6,43 milioni, -0,6%) e le merci varie in colli (6,875 milioni, +1,1%). In calo anche qui i passeggeri e comunque sono pochi: meno di 31mila (-31%).
ANCONA
Primo semestre negativo per il porto delle Marche, mancato sposo di Ravenna. Risultano infatti in calo i traffici di merci (-3,7%) e passeggeri (-3,8%, comunque oltre 323mila), mentre in controtendenza va il traffico di merci in container (+5,7%), movimentazione container (+11,2%), tir e trailer (+16.2%) e delle merci trasportate in tir (+12,3%). Nei primi sei mesi dell’anno lo scalo anconetano ha movimentato complessivamente poco più di 4 milioni di tonnellate di merce contro i 4,2 milioni dello stesso periodo del 2014. Pesano il calo delle merci rinfuse (211mila tonnellate contro 365mila; -42%) e delle merci liquide (2.167 contro 2.321; -6,7%).
CAPODISTRIA E FIUME
Il porto di Capodistria (Slovenia) ha mostrato un deciso incremento del traffico delle merci nel primo semestre del 2015 dove sono state movimentate complessivamente oltre 10,6 milioni di tonnellate (erano 9,3 milioni di tonnellate nel 2014, pari a un +15%), soprattutto grazie alle merci containerizzate (+16,6%), movimentando contenitori pari a 393.655 teu (+18,1%). In forte crescita anche il traffico dei rotabili, che è ammontato a 429mila tonnellate (+19,5%). Rilevante anche l’aumento dei volumi di rinfuse, con i carichi secchi attestatisi a 4,1 milioni di tonnellate (+24,3%) e quelli liquidi a 1,5 milioni di tonnellate (+10,2%). Anche il porto di Fiume (Croazia) ha mostrato un trend positivo nei container, segnando un deciso +24% dei traffici nel primo semestre.
FOTO DI MASSIMO FIORENTINI