Pd, tesserati dimezzati, la salvezza sono le feste

Archiviata la fase elettorale per il Partito democratico faentino si apre una nuova, importante, sfida. Una partita aperta e non banale con la città, con la militanza ma anche e soprattutto con il portafoglio. Ormai del tutto ininfluente, nell'economia delle realtà di periferia, l'apporto del finanziamento pubblico, le segreterie di partito basano il loro sostentamento su altre forme di finanziamento. Tra le più importanti ci sono quelle del tesseramento, del contributo volontario degli eletti e degli introiti ottenuti dalle feste estive. Capitoli che evidenziano, comunque, difficoltà non indifferenti. Oltre alla crisi economica si respira una crisi di partecipazione e riconoscibilità dell'efficacia della militanza partitica. Proprio a Faenza la situazione su questo versante è lampante. Rispetto al 2014 oggi siamo al 50% delle tessere sottoscritte. Al 31 dicembre 2014 si era arrivati a 600 sottoscrizioni oggi a via Pistocchi sono arrivate circa 300 adesioni. «Abbiamo ancora tre mesi di lavoro - commenta il segretario Roberto Pasi -. Questa è la sfida del Pd in questo ultimo periodo dell'anno. Dobbiamo incentivare la partecipazione e lo si deve fare rivoluzionando il modo di avvicinare la gente al partito. Stiamo ragionando all'interno della segreteria sul tema - aggiunge Pasi - attraverso un nuovo coinvolgimento ed organizzazione che passa necessariamente attraverso i circoli distribuiti sul territorio comunale».
Se il Pd faentino sta attraversando un'emorragia di attivismo evidente, anche a livello comprensoriale i numeri non lasciano presagire sonni tranquilli per le segreterie. Tolta Casola Valsenio, dove per ora il trend è crescente rispetto all'anno scorso, tutti gli altri comuni segnano un evidente segno negativo. Di fatto ora il vero bancomat politico rimangono le feste. «Momenti fondamentali - spiega la responsabile comprensoriale del Pd, Federica Degli Esposti - che però è in balia degli eventi meteorologici. Le feste, sul territorio della Romagna faentina sono nove, cinque nel comprensorio e quattro a Faenza, sono senza ombra di dubbio, oggi, l'unica fonte di finanziamento del Pd. In questi eventi - rimarca la responsabile democratica - notiamo come la partecipazione di volontari non sembra diminuire anche se magari diversi di loro non hanno la tessera in tasca. In definitiva le feste, per ora, tengono ma si sta comunque cercando di mettere in campo nuove strategie, anche a livello dell'Unione a sei, per ridare slancio e adesione all'attivismo e alla partecipazione».
I dati nel territorio sono eloquenti. A Brisighella il Pd fino ad oggi ha 27 iscritti nel 2014 erano 39, a Casola Valsenio sono 64 erano 63, a Castel Bolognese sono 57 erano 75, a Riolo Terme sono 43 erano 63 e a Solarolo sono 43 ed erano l'anno scorso a quota 60. «Dati che però ci dicono anche altro. Seppur lentamente - sottolinea la Degli Esposti - abbiamo nel territorio faentino, capoluogo compreso, 27 nuovi iscritti e 26 recuperi di tesserati. Un segno che se si lavora i risultati arrivano». (Riccardo Isola)