Il Mei illumina il week-end
Nella giornata di sabato 3 il #nuovomei2015 prenderà ufficialmente il via, con l’expo dell’editoria indipendente in piazza e i workshop in municipio già al mattino, ma l’inaugurazione sarà alle 14 con esponenti del gruppo interparlamentare per la musica e le incursioni, in centro, delle Staffette del lavoro del Teatro Due Mondi.
Il legame del Mei con il mondo dell’impegno sociale è forte e storicizzato, tanto che la Notte Bianca di sabato 3 sarà proprio dedicata ai migranti e al Ridotto del Masini, dove alle 18 partiranno eventi e premiazioni, sarà Amnesty International Italia a coinvolgere nel convegno «Musica e diritti umani», anche Roy Paci, che torna quindi a Faenza per un’occasione speciale, ribadendo il suo impegno sociale.
La piazza
Alle 18 il palco di piazza del Popolo aprirà le danze, prima presentando il Super Mei Circus, con artisti dalla vena comica e surreale come i Camillas (approdati alla famazionale grazie a Italia’s got talent) e nel tardo pomeriggio saliranno sul palco anche il noto Ivan Cattaneo (da sempre vicino al Mei) e i bolognesi Lo Stato Sociale, band in vertiginosa ascesa che ha pure galvanizzato il pubblivo del concerto del Primo Maggio. E proprio gli organizzatori del concerto romano, iCompany, in serata daranno vita al concerto in occasione della Giornata nazionale delle vittime dell’immigrazione. Sul palco ancora Roy Paci ma anche Med Free Orkestra, La Rua e soprattutto il grande trascinatore Eugenio Bennato, uno dei pionieri della riscoperta e attualizzazione del patrimonio musicale popolare nel nostro presente.
La città
La Notte Bianca farà vivere di musica e colori l’intera città, coinvolgendo una trentina di spazi cittadini. Tra le tante cose da segnalare l’originale iniziativa «Beeyourconcert, la musica è di casa», che il pubblico si dovrà «guadagnare» dato che davvero si tratta di concerti casalinghi gestibili attraverso il sito omonimo. Palazzo Laderchi si riconfermerà centro nevralgico dell’attività live della rete dei festival con due giorni di concerti senza interruzione dalle 16 a mezzanotte. Alle 18 partiranno tre maratone live: una al Corona (con Maraglino, Naviglio Noyz, Filippo Dr. Panico e altri), poi l’«Uniweb Tour», con venti artisti, al Nove100 e infine «Bella Lucio!», omaggio a Dalla dal mondo dell’hip hop (che ha fruttato pure un disco), con Franco Godi e Ghemon al Caffè della Molinella.
Al Mic i Blastema presenteranno dal vivo il loro nuovo singolo, è poi un classico la festa vintage dello Spider, e ci saranno cantautori al museo Zauli e alla Sghisa, oltre alle quattro «Donne in Black» che canteranno al Prometeo. Per chi preferisce la musica elettronica da ballo, si riconferma al Palazzo Esposizioni il party Alternative Undergroundz.
Accanto al Duomo troverà poi spazio l’area folk, curata da La Musica nelle Aie, con concerti, laboratori e gastronomia biologica. Gli Armonauti apriranno le danze alle 17, seguiti dallo stage di taranta con Moirca Cappilli. Alle 20 toccherà ai ballerini Cicognani, seguiti da L’Associazione, il Terronista, i funambolici Swingari (vincitori dell’ultimo Castel Raniero Folk festival) e infine i trascinanti Obelisco Nero.
Il teatro
Il teatro Masini avrà, come sempre, un ruolo centrale, con tre eventi concentrati in un’unica serata piena davvero di ottima musica. Alle 20.30 si partirà con la consegna del «Premio Artista Indipendente dell’Anno», vinto quest’anno da Iosonouncane con il suo strano ed efficacissimo cantautorato fra Battisti e il kraut-rock, che ha praticamente raccolto consensi unamini. Il mei premierà però anche Cesare Basile, defilato protagonista della scena indipendente italiana degli ultimi decenni. E’ poi una novità il «Premio Freak – Sono un ribelle mamma!», dedicato ad Antoni e rivolto a personaggi più irregolari della nostra musica. A ritirarlo saranno Paolo Zanardi, l’emergente Giovanni Truppi il grande outsider Flavio Giurato, genio strampalato e nascosto della canzone d’autore italiana tornato in auge quest’anno col disco capolavoro «La scomparsa di Majorana».
Il clou della serata sarà però l’evento «Lontani dagli occhi», spettacolo tratto dall’omonimo libro che il critico Enzo Gentile ha dedicato a Fred Buscaglione, Piero Ciampi, Sergio Endrigo, Nino Ferrer e Herbert Pagani. Grandi cantautori poco celbrati, che sul palco verranno omaggiati da affermati talenti della musica indipendente tricolore come Bobo Rondelli, Mauro Ermanno Giovanardi e Alberto Fortis, ma anche Marco Notari, Fabio De Min dei Non Voglio Che Clara, Sonohra e The Niro.
prosegue su setteserequi in edicola dal 2 ottobre