Turismo, estate 2015 agli sgoccioli, Rustignoli: "Perso il 25% del potere d'acquisto"
«La stagione 2015 ha evidenziato un dato che l'anno scorso avevamo solo intuito: a parità di bel tempo e presenze, il potere di spesa di una famiglia è diminuito, in media, del 25%». E' questo il bilancio di Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa Spiagge, che analizza l'andamento di un'estate che non accenna a spegnersi. «La stagione è andata bene, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, quando abbiamo registrato presenze 'importanti' come quelle a cui eravamo abituati tanto tempo fa. Il mese di giugno, invece, è stato in linea con quello degli anni precedenti». A fare da 'termometro' per quanto riguarda la capacità di spesa sono stati l'acqua e i gelati. «Per quanto riguarda questi prodotti ci si aspettava un fatturato di almeno il 15% in più rispetto a quello effettivo. Invece di acquistare i gelati da tre euro si sono scelti quelli meno cari: anche qui si è fatta la scelta di risparmiare». Per Rustignoli questo significa che «dobbiamo abituarci a lavorare con una marginalità diversa rispetto al passato. Se analizziamo gli ultimi tre anni, il quadro che emerge è quello di una stagione media, che comunque non va sottovalutata. Il comparto balneare è sempre più forte e i nove lidi, sia quelli che si caratterizzano per il turismo pendolare, che quelli con alberghi in cui trascorrere un periodo maggiore, hanno tenuto. Quello su cui si deve riflettere sono i costi interni alle aziende e le strategie di investimento. Bisogna fare i conti con sia con la crisi reale che con il fattore preoccupazione, che impedisce di spendere. Anche chi ha una disponibilità pensa all'incertezza del futuro e punta ad un risparmio di circa il 25%. Negli ultimi quattro anni il comparto balneare ha tenuto fermi i prezzi del servizio spiaggia, e mi risulta che anche il settore della ristorazione abbia contenuto i costi. Si tratta di ulteriori fattori che, uniti ad un potere di spesa limitato, portano a ridurre i margini di un'azienda. In tutto questo, però, non facciamo l'errore di lesinare sulla qualità dei servizi, perchè le nostre località sono sempre state vincenti grazie alla completezza dell'offerta». A completare il quadro sono tornati i turisti stranieri, almeno per il mese di luglio. «Anche questo dato andrebbe verificato secondo fonti ufficiali, ma l'impressione è che, almeno a Punta Marina, si siano rivisti americani, svizzeri, olandesi e austriaci. E ricordiamoci che la tenuta delle presenze non è scontata: sui lidi ferraresi c'è stato il vuoto, qui no». (Federica Ferruzzi)