San Pancrazio, programmi e progetti della Vita contadina

Ravenna | 06 Marzo 2015 Cronaca
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Spenti i lumi di marzo, il Museo della Vita Contadina di San Pancrazio riprende a pieno ritmo le attività. In attesa che gli stessi soci della Grama, l’associazione che gestisce la struttura, sciolgano i dubbi sul Festival delle fiabe previsto per giugno dopo la «fumata nera» di lunedì 2, riprende sabato 7 il calendario degli appuntamenti. Nel mese di marzo è attesa la realizzazione delle nuove strutture esterne, dalla tettoia all’ingresso della struttura al palco nel cortile. Una stretta collaborazione, quella tra Grama e Comune di Russi, che dovrebbe portare in aprile al rinnovo della convenzione per la gestione del museo di via XVII Novembre.
 
IL FESTIVAL DELLE FIABE
L’idea di sviluppare un festiva dedicato alle fiabe romagnole partendo dalle raccolte di Ermanno Silvestroni ed Eraldo Baldini deve ancora decollare. L’incontro pubblico di lunedì 2 marzo al museo ha fatto emergere diversità di vedute tra chi preferirebbe un evento più strutturato in grado di abbracciare tutta la comunità russiana, come l’aveva pensato alcuni anni fa lo stesso Eraldo Baldini, e chi vorrebbe comunque creare un appuntamento più ridotto, economico e confinato al perimetro del museo. «L’idea è quella di organizzare un evento per giugno – spiega Franco Bendandi, presidente della Grama -, ma occorre discutere sul ‘cosa’ e sul ‘come’».
 
CENTRO DOCUMENTAZIONE
In aprile passerà tra i banchi del consiglio comunale il progetto, già pensato alcuni anni fa, per la realizzazione di un piccolo centro di documentazione sulle fiabe all’interno del museo che andrà ad arricchire il percorso espositivo inaugurato il 10 aprile dello scorso anno. Si acquisiranno armadi e apparecchiature multimediali per la conservazione e la consultazione dei materiali, che potrebbero andare dalle raccolte cartacee ai contributi audio e video.
 
TETTOIA E PALCO
Entro la fine di marzo dovrebbero partire i lavori per la realizzazione della nuova tettoia in legno laminato (10x10 metri) all’ingresso del museo. «Una struttura aperta, che in futuro potrebbe essere chiusa sui lati – aggiunge Bendandi -: uno spazio che potrebbe essere utilizzato per organizzare laboratori, dal restauro alla cucina, feste o dove parcheggiare temporaneamente i carri della vita contadina. Nel cortile, a metà strada tra il museo e la scuola, verrà predisposto un palco coperto (7x6 metri). Sarà una struttura fissa a disposizione del museo e dell’istituto scolastico. E nel cortile dovrebbe arrivare a breve anche una casetta di legno (circa 3x4 metri) dove effettuare in tutta sicurezza i trattamenti sui legni d’epoca che compongono il materiale museale. L’operazione dovrebbe costare, complessivamente, sui 50mila euro. «E pensiamo di inaugurare le nuove strutture in maggio – rileva Bendandi – con una pizzata».
 
LA CARTA TURISTICA
«Le visite si sono attestate tra i 2400 e 2700 unità all’anno (le gite scolastiche costituiscono circa il 40% degli ingressi) - spiega Bendandi – e contiamo che possano aumentare nel 2015 anche grazie alla carta turistica, il pacchetto che stiamo perfezionando in queste settimane che comprenderà visite al nostro museo, a Palazzo San Giacomo, alla Villa romana e a un’azienda del territorio per approfondire l’enogastronomia locale».
 
Il CALENDARIO 2005
Passati i rigori dell’inverno, il museo torna in piena attività. Il primo appuntamento è per sabato 7 marzo con l’incontro «Il potere curativo dei cibi» (ore 15.30) moderato da Milena Melandri (ingresso libero aperto a tutti). Venerdi 20  marzo ore 21 in occasione dei 100 anni dall’inizio della Prima guerra mondiale verrà inaugurata la mostra fotografica con gli scatti di Oreste Ortali, ufficiale medico nella campagna del Carso. Conduce Maria Sangiorgi Marangoni, visitabile fino al 2 maggio. Venerdi 27 marzo 2015 ore 21 presentazione del libro «I riti della tavola in Romagna» di Eraldo Baldini. A seguire la proiezione naturalistica «Il delta del Po» di Silvano Foschini, al termine assaggio gastronomico a tema.
 
 
 
 
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