Marina, il consiglio approva "l'ecomostro" vista mare alto 54 metri, polemiche

Ravenna | 27 Febbraio 2015 Cronaca
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«Un fermo 'no' all'idea di costruire una 'torre silos' di fronte al mare, ma soprattutto una netta opposizione ad un progetto che sembra un espediente per smembrare l'albergo e vendere appartamenti negli anni a venire». A spiegarlo è Adalberto Serafini, presidente del comitato cittadino di Marina di Ravenna, che commenta così la residenza turistico alberghiera di 43 unità che dovrebbe sorgere al posto dell'ex Xenos per volontà della società Comway Srl. Il progetto è stato esaminato in Commissione e discusso in consiglio comunale, dove il Pd ha proposto emendamenti per evitare che i timori del Comitato possano diventare realtà. L'intervento previsto è una grande struttura alberghiera, per l'esattezza una residenza turistico-alberghiera, composta da 43 unità, con annesse attività di servizio come negozi, una sala conferenze, l'ufficio informazioni turistiche e un ristorante panoramico che dovrebbe nascere all'ultimo piano di una torre alta 54 metri. Nell'interrato saranno realizzati i parcheggi. «Gli umori del Paese, però, sono negativi - sottolinea Serafini -. Temiamo che il progetto diventi una colata di cemento che andrebbe ad oscurare il mare. Il pensare ad una palazzina di oltre 12 piani nel punto nevralgico di Marina non fa dormire sonni tranquilli. Nutriamo forti riserve sul successo di tale operazione anche perché purtroppo, al momento attuale, esistono tantissimi appartamenti sfitti. Siamo tutti consci che Marina di Ravenna ha necessità di strutture alberghiere nuove, moderne e quant’altro, ma l’aspetto 'ecomostro' fa temere il peggio». Siamo riusciti a scampare una costruzione su via Molo Dalmazia, ma sembra che non riusciremo ad evitare questo. Il Comune ha posto alcuni vincoli, ad esempio sulla concessione finale al via realizzativo del progetto e cioè: una rta non trasformabile in appartamento privato; verranno sollevate serie critiche sull’altezza della costruzione; verranno sollevate critiche sulle opere di compensazione. Dette criticità trovano accordo con la cittadinanza e le sue idee. Ricordo, purtroppo, che siamo reduci dall’esperienza 'Marinara', una situazione che per un motivo o per l’altro non si riesce a far decollare come si dovrebbe. E qui nasce un aspetto molto ma molto importante: come si fa a pensare ad un hotel pluristellato, quando sono anni che attendiamo interventi minimi? I marciapiedi sono impraticabili, le strade interne sembrano veri e propri colabrodi e la totale mancanza di una pista ciclabile». «Noi siamo solo un organo consultivo, il nostro è un parere non vincolante - ricorda Davide Benazzi, presidente consiglio del Mare -. Ad oggi il progetto ha già passato il rue, regolamento urbano edilizio, e il cqa, la commissione qualità architettonico paesaggistica. Questo significa che, dal punto di vista tecnico, le carte in regola ci sono, ma le perplessità rimangono. Marina necessita di strutture ricettive, ma siamo sicuri che questo progetto sia necessario? Se pensiamo, ad esempio, alla ex colonia o a Marinara, i riscontri che abbiamo non sono certo positivi». Anche per Benazzi la priorità è che la struttura non venga cambiata, tra qualche anno, in appartamenti vendibili singolarmente. «Nel 2013 una legge regionale ha parificato gli alberghi a residenze turistico alberghiere e questo aspetto ci preoccupa. Ci auguriamo, però, che gli investitori siano persone oneste non intenzionate a speculare sul territorio. Noi vogliamo solo che vengano fatte opere utili per il paese: questa ha dimensioni faraoniche, ci auguriamo solo che funzioni». (Federica Ferruzzi)

IL VOTO E IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE DI GIOVEDI' SERA

 

Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato un progetto unitario convenzionato relativo alla realizzazione di una struttura turistico alberghiera (Rta) a Marina di Ravenna, con annesse attività commerciali, pubblici esercizi, locale da destinare a nuova sede dell’Ufficio informazioni turistiche del Comune e connesso intervento di adeguamento/sistemazione su aree pubbliche.

Con il progetto è stato anche approvato lo schema di convenzione che disciplina l’attuazione del progetto stesso, con particolare riferimento agli specifici impegni assunti dal soggetto attuatore.

Hanno votato a favore Pd, Pri e Forza Italia. Contrario il Movimento 5 Stelle. Astenuti Lega Nord, Sel, Fds e Idv.

Sono stati inoltre approvati tre emendamenti (testi ed esito delle votazioni allegati).

La delibera è stata illustrata da Libero Asioli, assessore all’Urbanistica.

L’area nella quale sarà realizzato il progetto si trova tra viale delle Nazioni e via IV Novembre, dove un tempo sorgevano il Circolo dei forestieri e l’albergo Internazionale. E’ disciplinata tra l’altro da uno specifico obiettivo di località inserito nel Rue e frutto di un accordo di programma tra Comune e Provincia che prevede per essa una riqualificazione/valorizzazione per usi turistici/ricettivi. E’ prevista una deroga per quanto riguarda l’altezza.

Il progetto è stato presentato dalla società Comway nel 2013. La Conferenza di servizi lo ha licenziato nel novembre 2014, così come ha ricevuto il parere favorevole della Commissione qualità architettonica e paesaggistica.

Prevede la realizzazione di una residenza turistico alberghiera (Xenos Suite Hotel) su 5.477 metri quadri, di cui 3.731 destinati al ricettivo (44 suite con cucina), 1.745 agli annessi esercizi commerciali e pubblici esercizi, 75 all’Ufficio informazioni turistiche del Comune.

La realizzazione del progetto prevede una permuta in virtù della quale il Comune concede una porzione di suolo pubblico. In cambio la proprietà si impegna a ricavare 18 posti auto con un intervento di riqualificazione su viale Ciro Menotti. Inoltre la proprietà cede al Comune l’Ufficio informazioni turistiche, l’utilizzo gratuito per venti giornate l’anno della sala polivalente interna alla struttura e si impegna alla realizzazione di alcune altre opere pubbliche.

La convenzione, che concede dieci anni per la realizzazione dell’opera, chiede anche l’impegno a mantenere alto nel tempo il livello qualitativo della struttura e prevede che non sia possibile il cambio di destinazione d’uso.

Asioli ha poi ricordato che in merito alla realizzazione del progetto il consiglio territoriale del Mare ha espresso un proprio parere, approvando all’unanimità una relazione nella quale tra l’altro si chiede appunto che l’amministrazione comunale faccia in modo che non sia possibile il cambio di destinazione d’uso, si esprimono perplessità in merito all’altezza, si fa notare che l’ufficio turistico e la sala polivalente sono già presenti nella sede del consiglio territoriale e si chiede di vigilare sul rispetto della convenzione.

“Il nostro territorio – ha dichiarato Asioli – ha una spiccata vocazione turistica, ma presenta carenze dal punto di vista dell’offerta ricettiva. Per questo auspichiamo che il progetto possa fornire un contributo significativo alla valorizzazione turistica di Marina di Ravenna e in particolare al conseguimento dell’obiettivo più generale di incrementare e qualificare l’offerta ricettiva dei lidi”.

 

Silvia Savorelli (Pd) ha presentato gli emendamenti (testi ed esito delle votazioni allegati) a firma propria e del consigliere Andrea Tarroni (Pd) ricordando che sono stati redatti in collaborazione con il gruppo Pri (il primo e il terzo) e con il gruppo Sel (il secondo) e premettendo che “l’obiettivo è quello di fare in modo che la convenzione disciplini i rapporti tra le parti garantendo la possibilità di dare impulso al turismo attraverso la realizzazione di strutture i cui benefici si protraggano nel tempo”.

 

Maurizio Bucci (Forza Italia) ha dichiarato voto favorevole alla delibera “perché pensiamo che se c’è un gruppo di imprenditori che, nelle condizioni attuali, si impegna a fare un investimento di venti milioni sul territorio, lo si debba sostenere. Però ritengo che il progetto sotto il profilo turistico non possa funzionare, con 43 suite di livello medio alto, adatte a un tipo di clientela che Marina di Ravenna non ha. Sono stati posti troppi vincoli al soggetto attuatore. Sarebbe stato meglio fargli fare un bell’albergo e consentirgli di realizzare anche una parte di abitativo”.

 

Francesca Santarella (Movimento 5 Stelle) ha dichiarato voto favorevole agli emendamenti e contrario alla delibera: “E’ difficile pensare che un condominio a torre in riva al mare possa essere attrattivo per i turisti. Si compie uno sfregio ai danni della costa, consentendo la realizzazione dell’edificio più alto di tutto il comune di Ravenna, del tutto incompatibile con il contesto nel quale sarà inserito, e poi con gli emendamenti si cerca di mitigare in qualche modo i danni e di arginare la speculazione edilizia”.

 

Alberto Fussi (Pri) ha dichiarato voto favorevole sia agli emendamenti che alla delibera: “Sono assolutamente d’accordo sul fatto che venga sancita nella maniera più inequivocabile l’impossibilità del cambio di destinazione d’uso. Mi auguro che Marina di Ravenna possa trarre benefici dalla realizzazione del progetto, nonostante le difficoltà legate alla crisi. Anche se mi rendo conto che come consiglio non siamo chiamati ad esprimerci su questo punto, sottolineo che dal punto di vista estetico il progetto non mi sembra apprezzabile”.

 

Diego Rubboli (Fds) ha votato a favore dei tre emendamenti e si è astenuto sulla delibera evidenziando in particolare “grosse perplessità per quanto riguarda la sostenibilità economica del progetto”.

 

Ilari Morigi (Sel), dichiarazioni fornite dalla consigliera. Sugli emendamenti: “Gli emendamenti presentati hanno il merito di vincolare la destinazione d’uso del complesso che verrà edificato allo sviluppo turistico ricettivo, e ciò a beneficio dell’economia a vocazione turistica di  Marina di Ravenna e quindi li condividerò perché mi pare che garantiscano, e molto, questo aspetto del deliberato, anche alla luce delle perplessità evidenziate dal Consiglio territoriale Del Mare competente ad esprimere parere”. Sulla delibera: “L’intervento appare fuori scala per Marina di Ravenna, per quella zona di Marina di Ravenna, come peraltro sottolineato anche nel parere espresso dal Consiglio territoriale competente: l’altezza eccessiva ed impattante e le volumetrie decisamente importanti avrebbero potuto, secondo noi, essere temperate da una premialità meno generosa e più vicina a quanto invece indicato dalla Provincia al momento della vendita dell’area”.

 

Andrea Tarroni (Pd) è intervenuto per esprimere la dichiarazione di voto favorevole del proprio gruppo sia agli emendamenti che alla delibera: “Voteremo a favore perché riteniamo che l’obiettivo da perseguire per Marina di Ravenna e per il sistema turistico ravennate nel suo complesso sia quello dell’ampliamento dell’offerta ricettiva. Non tocca a noi dare giudizi estetici né imprenditoriali. Ringraziamo il consiglio comunale e il consiglio territoriale del Mare che hanno portato contributi molto importanti al dibattito, grazie ai quali la convenzione è stata ulteriormente migliorata”. Per il gruppo Pd è intervenuto anche il consigliere Daniele Perini.

 

Davide Buonocore (Idv) ha dichiarato voto favorevole rispetto agli emendamenti e di astensione per quanto riguarda la delibera perché “pur apprezzando gli emendamenti, comprendendo l’utilità di tale investimento per la località e la necessità di vedere aumentare le strutture ricettive, condivido alcune delle perplessità evidenziate dal consiglio territoriale del Mare e ritengo non consoni l’aspetto e le dimensioni della struttura, nonché il contesto nel quale viene inserita”

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