Mercoledì 25 febbraio al Teatro Rasi alle 21 andrà in scena il primo spettacolo della non-scuola del Teatro delle Albe con Salomé interpretata dagli universitari. Da quindici anni grazie al contributo di Fondazione Flaminia, a partire da novembre gli studenti del Polo Universitario di Ravenna e i non universitari residenti in città, animano il laboratorio teatrale quest'anno tenuto da Roberto Magnani e Simone Marzocchi con l'aiuto di Giusy Mingolla. Per il terzo anno consecutivo, l’attenzione è stata rivolta all’inestricabile rapporto Teatro e Musica. Ad annunciare l’inizio del Festival della non-scuola, sarà il Prologo degli universitari, che si sono misurati con l’universo distorto di Salomé, creato dal genio di Oscar Wilde e da cui Richard Strauss trasse la sua celebre Opera.
«Un mondo biblico ultra-dissonante nel quale regna uno sfrenato godimento del kitch, questo il contesto in cui abbiamo cercato di immergerci. - spiegano le guide del laboratorio - Ne è venuta fuori una prova d’orchestra assai sgangherata in cui abbiamo seguito uno spartito inventato che ci ha fatti scivolare in un sogno, abbiamo guardato troppo la luna, abbiamo riso fino alle lacrime, abbiamo cantato fino a perdere la voce, ci siamo interrogati sull’Eros e sulla violenza che questo demone si porta dietro, ma alla fine non sappiamo di preciso che cosa ne è venuto fuori».