Pasticceria Palumbo inaugura in piazza San Francesco
Tavolini all'aperto, specialità siciliane e un buon angolo caffè. E' tornato a nuova vita il negozio sotto i portici di piazza San Francesco a Ravenna dove sabato pomeriggio alla presenza del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci si è inaugurato il Caffè Pasticceria Palumbo.Dopo che la Provincia, attraverso un bando pubblico, aveva assegnato i locali, si è creata molta attesa in città per l’apertura della nuova attività del pasticcere Francesco Palumbo che si affianca l'attuale pasticceria in via Nullo Baldini che rimarrà comunque aperta.“E’ una scommessa molto importante per me – spiega il titolare - In questo nuovo spazio, più ampio e dalle straordinarie potenzialità, faremo bar, pasticceria, gelateria e gastronomia. Continuerò a caratterizzarmi con quello che faccio ora: una produzione artigianale molto attenta alla qualità e alla freschezza. E con diverse specialità siciliane. Questa è una delle piazze più belle di Ravenna, e vorrei contribuire a migliorarla rispetto alla situazione attuale.”“Un grande in bocca al lupo da parte mia e di tutta la Giunta – ha esordito il sindaco Fabrizio Matteucci. Questa attività, insieme alla valorizzazione della Cripta Rasponi e dei Giardini pensili della Provincia a cura di Ravennantica e al nuovo Ufficio del Turismo sempre sotto ai portici, darà un fondamentale impulso per la valorizzazione della piazza.”“Ci auguriamo che questo splendido angolo di Ravenna possa finalmente trovare una valorizzazione definitiva grazie alla nuova pasticceria e alle attività culturali e turistiche che nella piazza hanno sede. E' necessario però non abbassare la guardia e magari potenziare le iniziative serali organizzate dal Comune proprio in questo luogo per dare un segno tangibile di una nuova attenzione che deve coinvolgere anche la parte pubblica - conclude Mario Petrosino della CNA di Ravenna.All'interno del Caffè Palumbo, dagli arredi classici e rispettosi del contesto storico, è esposta una selezione di fotografie a partire dagli inizi del '900 fino agli anni '50, tratte dagli archivi della Biblioteca Classense, che ne ha consentito la riproduzione. Descrivono i cambiamenti avvenuti nella piazza, la costruzione del Palazzo della Provincia e l'attuale assetto dei luoghi danteschi.