500 mila euro da un disabile, due indagati per truffa a Santa Teresa
Il Procuratore Alessandro Mancini ha annunciato, in una conferenza sampa il 30 luglio, di aver contestato al direttore di Santa Teresa e al coordinatore amministrativo della struttura l'accusa di truffa aggravata per un'operazione immobiliare che vede coinvolto un disabile 60enne da tempo ospite dell'Opera religiosa. Due anni fa, l'uomo aveva ricevuto l'ingente somma di un milione e 500 mila euro dalla madre che nel suo testamento aveva specificato che il denaro sarebbe stato del figlio e, dopo la sua morte, dell'istituto Santa Teresa se si fosse presa cura del 60enne fino alla fine dei suoi giorni. A ottobre dello scorso anno, direttore e coordinatore di S.Teresa hanno pensato di acquistare alcuni capannoni a Fornace Zarattini ed hanno firmato un preliminare versando una caparra da 500 mila euro, il 30% del valore dell'immobile. Il denaro era ovviamente del 60enne disabile e la firma è stata posta dal direttore di Santa Teresa, suo tutore legale. La stipula ci sarebbe dovuta essere a gennaio,ma la Procura ha voluto indagare su una caparra così ingente. E' così emerso che, dopo il preliminare, ci era posti il problema del carico fiscale di 300 mila euro sull'immobile, cifra che avrebbe portato a un milione ed 800 mila euro il prezzo dei capannoni. Quindi il coordinatore di Santa Teresa si era rivolto ad un giudice tutelare di Ravenna per dar vita ad un'amministrazione fiduciaria che gestisse il patrimonio- di cui non poteva ancora disporre visto che il 60enne disabile è ancora in vita- per godere di un risparmio d'imposta. Secondo l'accusa lo scopo era di far sì che i capannoni venissero ceduti a cooperative vicine all'Opera di Santa Teresa con canoni tra i 70 e i 100 mila euro annui. Non essendo andata a buon fine la stipula, il proprietario dei capannoni s'è trattenuto, legittimamente, la caparra di 500 mila euro. Gli indagati sono già stati sentiti in Procura. L'ex direttore dell'Opera, dimessosi poche settimane fa, ha ammesso di aver fatto errori gestionali,ma ha negato che ci fosse l'intenzione di truffare qualcuno.