Giunta Malpezzi, promossi e bocciati

Faenza | 21 Luglio 2014 Cronaca
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A dieci mesi dal voto amministrativo primo bilancio del governo della città insediatosi nel 2010.
 
Giovanni Malpezzi (Sindaco, deleghe affari istituzionali, demografici, legali, organizzazione, polizia municipale e sicurezza, sanità e Palio del Niballo).
Durissimo l’inizio, poi ha preso le misure al nuovo lavoro, nonostante la crisi, i tagli statali ed il patto di stabilità abbiano reso impossibile qualsiasi sogno in questi anni per ogni sindaco. Entrato da outsider nella politica faentina, questi anni a palazzo Manfredi lo hanno forgiato. E’ stato uno dei primi sindaci a sostenere Renzi. E’ mancata però una visione di medio termine della città, su cui andrà costruito un progetto per il secondo (eventuale) mandato. Su temi come riduzione del debito, mantenimento dei servizi socio-sanitari, sicurezza, Omsa, il lavoro di mediatore politico lo ha giocato costantemente e positivamente. Su altri, come quello del piano sosta, ex Salesiani e Unione dei comuni, l'atteggiamento è stato molto più determinato. Il tema della tenuta socio-economica della città, colpita pesantemente dalla crisi è stata presente nella sua agenda politica. Da segnalare il potenziamento dei plafond messi a disposizione dei disoccupati. La questione sanità (ospedale), anche per logiche territoriali più ampie (area vasta), lo hanno ridimensionato nel confronto con l'Ausl. Sul Niballo ci si aspettava forse una accelerazione nella promozione esterna di questa giostra che rimane ancora troppo manfreda. Caparbio
Voto: 6/7
 
Massimo Isola (vice sindaco e assessore con deleghe cultura, istruzione, università / alta formazione,  musei ed istituti culturali, ceramica e turismo, gemellaggi)
Questo è l'assessorato che forse più di tutti ha elaborato iniziative per la città, anche perché il più adatto a farlo. Lasciatosi alle spalle il costoso Festival d’arte Contemporanea l'attenzione si è spostata sulla valorizzazione delle risorse presenti. Nuovi cartelloni (Kart, Wham, Musica classica estiva ed invernale) sono nati e si sono sviluppati in questi cinque anni, con alterne fortune. Assieme alla dirigenza scolastica è stato dato un nuovo impulso alla «Sarti». Riassetto del ruolo e dell'offerta della biblioteca Manfrediana, il tentativo ancora in corso di rilancio dell'ente ceramica e la collaborazione continua con le istituzioni museali, culturali, associative e professionali della città stanno rafforzando Faenza come avanzato centro culturale. Il rilancio del Ridotto al Masini è certamente la nota più lieta. Molto attivo anche sul fronte Ravenna 2019 e sul progetto della rete museale romagnola. Incompiuta invece la ristrutturazione dell’Arena Borghesi. Duttile
Voto: 6,5
 
Claudia Zivieri (Assessore con deleghe lavori pubblici, bilancio, patrimonio, protezione civile, traffico e viabilità)
La migliore. Sicuramente l'assessore che più di tutti ha sorpreso in questo mandato. Deleghe di peso come Bilancio e Lavori pubblici, oltre al famigerato Piano sosta, hanno visto la Zivieri sempre in prima linea a difendere e spiegare con l'elmetto in testa le decisioni prese dall'Amministrazione. In un periodo di crisi economica alcuni interventi hanno trovato lo stesso conferma: nuova piscina, bonifica ed ampliamento dei plessi scolastici, piste ciclabili, riqualificazione parco san Francesco, ex Salesiani. Un intenso lavoro è stato fatto sul versante Bilancio con un'importante riduzione del debito, in quattro anni è stato diminuito di oltre 20milioni di euro e con il mantenimento dei servizi. Competente
Voto: 7
 
Antonio Bandini (Assessore con deleghe politiche sociali, casa, rapporti Acer, rapporti con l’associazionismo ed il volontariato sociale, partecipazione, integrazione e rapporti con la Consulta per gli stranieri).
La concreta attuazione di una partecipazione civica (Oplà, Fornarina, Rigenera, Piano sosta) è stata l'azione più incisiva messa in campo in questi anni dall'assessorato guidato da Bandini. La trasformazione degli organi consultivi di quartiere ha comunque permesso di avere ancora presidi di civismo attivo utile per la città. Non scontata è stata la fusione delle due Asp presenti arrivata dopo un confronto comunque difficile con l’anima presente in Valle Senio. Nuovi appartamenti a canoni agevolati nel centro storico sono altri risultati ottenuti in questi anni, oltre agli investimenti concordati con Acer per la qualificazione dell'offerta abitativa popolare. Rimane invece ancora poco chiaro il ruolo della Consulta degli stranieri, che stenta a dare risultati concreti. Concreto
Voto: 6,5
 
Maria Chiara Campodoni (Assessore con deleghe sport, politiche giovanili e servizio civile, servizi all’infanzia, attività del tempo libero, pari opportunità, pace e diritti civili)
Gestire l'emergenza e lo status quo esistente è stato il filo rosso operativo di questo assessorato in questi cinque anni. Non è tantissimo per una città che conta decine e decine di attività e sportive amatoriali. Persi i riferimenti sportivi di prestigio della città (calcio e soprattutto basket femminile) si è aperta anche la questione palazzetto utilizzata di fatto come palestra d’allenamento. Sulla questione dei servizi all'infanzia un obiettivo importante è stato quello dell'azzeramento delle liste d’attesa per gli asili comunali, la creazione del nuovo regolamento e l'istituzione di nuove sezioni. Segnali sono stati portati sul potenziamento delle azioni di sostegno all'attività di Sos donna. Incostante
Voto: 5/6
 
Matteo Mammini (Assessore con deleghe urbanistica e politiche territoriali, edilizia privata)
Sarà forse perché il comparto edilizio in questi ultimi anni è in forte crisi, ma l'attività politica messa in campo dall'assessorato di via Zanelli non ha brillato per intraprendenza e spirito propositivo. Tolta l'invenzione del museo all'aperto inaugurato a metà mandato, sono poche le azioni in ambito urbanistico che vedono essere state al centro del dibattito. C'era grande attesa per il Regolamento urbanistico edilizio (Rue). Un documento che disegna il futuro di Faenza e del territorio, ma che di fatto ha ottenuto una promozione con grandi riserve, per non dire contrarietà, da tutti i professionisti. Deludente
Voto: 5
 
Roberto Savini (Assessore politiche agricole, ambiente e igiene pubblica, mobilità pubblica, personale, politiche europee)
Quello guidato da Savini sarà un assessorato che rimarrà alle cronache locali di fatto per l'istituzione del «Greengo bus». La navetta pubblica e gratuita (salvo i 220mila euro annui pagati dal Comune) inserita come fiore all'occhiello del piano sosta. Poco altro si può invece ricordare per quanto riguarda l'agenda amministrativa di questo assessorato. Questioni ambientali denominate Tampieri e affini, moria di volatili ripetute in diversi anni, falde acquifere sotto stretta osservazione sono ambiti ambientali e di igiene pubblica che ancora oggi aspettano risposte. Inconsistente
Voto: 5
 
Gaspare Minzoni (Assessore subentrato a Germano Savorani con deleghe attività economiche, formazione professionale, lavoro, rapporti con aziende partecipate)
Arrivato in corsa dopo l'uscita dalla giunta da parte di Savorani il neo entrato assessore si è trovato con alcune patate bollenti in mano non facili da raffreddare. Situazioni che allo stato attuale non sono ancora risolte. Non in tutte c'è responsabilità di palazzo Manfredi, ma quello che è emerso è che forse un po' più di incisività sarebbe forse servita. Per elencarne alcune si possono ricordare la questione Life style village, Tutti pazzi in città, scalo merci ancora fortemente incerto nel suo sviluppo realizzativo. Di passaggio
Voto: 5,5
 
Germano Savorani (ex Assessore con deleghe attività economiche, formazione professionale, lavoro, rapporti con aziende partecipate)
Uscendo da palazzo Manfredi dopo tre anni per motivi politici di natura nazionale, Savorani ha comunque lasciato un segno positivo nella sua attività amministrativa locale. La questione Omsa (anche da assessore provinciale), spostamento scalo merci, riequilibrio di Terre Naldi, nuova gestione della Fiera sono partite sulle quali Savorani si è speso ottenendo qualche risultato. L'ingresso di Faenza in Ravenna holding è stata una mossa tattico-politica che ha permesso di calmare acque agitate che si stavano paventando in relazione all'affare Scalo merci. Sornione
Voto: 6

A cura di Manuel Poletti e Riccardo Isola

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