Elena Nencini
Si comincia ad entrare nel vivo dell'organizzazione della prossima mostra al Museo d'arte della città di Ravenna, che si aprirà il 22 febbraio del 2015 sul tema del paesaggio dal Risorgimento alla Grande Guerra, con il titolo «Il Bel Paese. L'Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi». A curarla ancora una volta Claudio Spadoni e a sostenerla la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che ha stretto con lo storico dell'arte un accordo fino al 2016. Infatti per i prossimi due anni, spiega Lanfranco Gualtieri, presidente della Fondazione, «finanzieremo con 350mila euro l'anno le prossime due mostre, cifra che comprenderà anche il compenso del curatore di questi due eventi». Perchè continua Gualtieri: «sono soddisfatto della mostra appena conclusa, importante contributo nell'ambito della cultura nazionale; un evento di altissima qualità, originalità e successo di critica. Le mostre di Spadoni lasciano tracce, al contrario di molte altre». Spadoni, quindi,m non seguirà più le altre attività del museo, concentrandosi solo sui grandi eventi del Mar per i prossimi due anni.
Dopo il successo di «Borderline», la mostra trasversale dedicata alla follia che aveva toccato i 52mila visitatori, l'esposizione di quest'anno «L'incanto dell'affresco» si attesta a 26mila ingressi, con un forte apprezzamento da parte della critica .
Saranno Fattori, Lega, Guaccimani i pittori del Risorgimento ad aprire la mostra sul Bel Paese, come sottolinea Spadoni: Vogliamo riportare l'attenzione sull'Italia, non solo quella dell'800, ma fino all'inizio del Secolo breve. Squadernerà tutti i più importanti artisti italiani, con autorevoli presenze straniere, dai Macchiaioli ai Futuristi, che hanno rappresentato l'immagine dell'Italia, dalle bellezze paesaggistiche fino al paesaggio culturale. Un'Italia depositaria di memorie storiche che hanno attirato tanti stranieri e sono sfociate nel Grand tour, indispensabile per ogni rampollo di buona famiglia, artista o nobile. Attraverso lo scorrere dei decenni documenta le trasformazioni linguistiche degli artisti, dai Macchiaioli, punto di partenza, a Veristi, Naturalisti, Divisionisti fino sull'avventura futurista». A chiudere, infatti, saranno le opere di Balla, Boccioni, Depero.
In attesa di febbraio 2015 il Mar continua ad organizzare attività di vario genere, tra cui da segnalare la mostra fotografica dedicata a Guido Guidi, quella del mosaicista giapponese Toyoharu Kii, e si ripetono le manifestazioni Komikazen, Gaem-Giovani artisti e Mosaico e il Premio Marina di Ravenna.