E’ entrata nel vivo l’undicesima edizione del Riot Fest di Massa Lombarda, che venerdì 11 e sabato 12 continuerà ad offrire musica dal vivo su cinque palchi e a portare in centro il meglio del volontariato massese e del circondario, con gustoso corollario di cucina e birre artigianali. La grande macchina organizzativa che coinvolge il Comune, il Centro giovani Jyl, le associazioni di volontariato e gli esercenti del centro ha trasformato un evento che poteva legittimamente rimanere di nicchia – e non è una parolaccia, specie quando il livello musicale è di questa portata – in una delle principali feste della città.
L’ampia scelta di possibilità, musica e gastronomiche quanto meno, non fa comunque passare in secondo piano i grandi concerti che come sempre animeranno il palco centrale, in piazza. E l’evento in programma venerdì 11 è di particolare interesse, anche perché si annuncia come un unicum, data l’eclettica scelta dei coinvolti. I primi attori sul palco saranno i romagnoli Sacri Cuori, formazione ormai arcinota sul nostro territorio, che vanta solide collaborazioni internazionali (ad esempio con Dan Stuart e Hugo Race) e con il suo caratteristico sound strumentale tex-mex si presta ad accompagnare le musiche più varie. La data dell’11, inserita nel cartellone di Strade Blu, è di quelle che si faranno ricordare anche da un pubblico poco avvezzo alla scene indipendente internazionale della band, che per l’occasione rispolvererà il progetto Sacri Cuori Social Club, insieme ai leoni del liscio Primo Montanari e Michele Carnevali, per una musica capace di coniugare le melodie di Secondo Casadei con gli spazi sconfinati dell’Arizona. Assistere per credere, tanto più saranno della partita anche due ospiti internazionali. Il primo è tastierista e compositore newyorkese Evan Lurie, che insieme al fratello John una trentina d’anni fa cercò cambiare i connotati della musica jazz con i Lounge Lizards e da allora si è dedicato soprattutto alle colonne sonore. Inoltre ci sarà anche il cantante e chitarrista Tav Falco, culto assoluto del rockabilly più sporco e underground, che non disdegna la canzone italiana e regalerà senz’altro sorprese gustose. Insomma, roba che di sicuro non si ascolta tutti i giorni.
Domenica 12 chiuderà il Riot Fest l’esibizione dei romagnoli Blastema, transitati di recente anche da Sanremo e vincitori del premio Radio Sonora (hanno, tra l’altro, aperto concerti per Skunk Anansie e di Liam Gallagher). Tutti i concerti, manco a dirlo, sono gratuiti. Info 340/2555174,
www.riotfest.it. (f.sav.)