Sgominata organizzazione dedita al traffico di migranti
Si è conclusa, il 9 luglio, una complessa operazione avviata due anni fa dalla Squadra Mobile di Ravenna con l’obiettivo di sgominare un’associazione a delinquere che favoriva l’immigrazione clandestina dall’Afghanistan verso l’Italia ed il Nord Europa, l’attività finanziaria internazionale con l’Iran e l’Afghanistan e il riciclaggio. Sono state indagate 37 persone, effettuate 15 perquisizioni, due persone sono già arrestate in flagranza mentre quattro colpite da provvedimenti cautelari emessi del GIP di Bologna, Letizio Magliaro, infine sono stati sequestrati preventivamente conti correnti, cassette di sicurezza, denaro e preziosi su disposizione della DDA bolognese.
La Mobile di Ravenna avendo rintracciato 14 clandestini afghani lasciati da un autoarticolato lungo la Romea nel febbraio del 2012 ha avviato le indagini che si sono poi sviluppate su più fronti e non solo in ambito regionale: la Mobile di Bologna, infatti, ha rintracciato, un mese dopo, 18 migranti a San Lazzaro. L’operazione Toman, dal nome della valuta afghana, ha coinvolto anche la Mobile di Roma che ha monitorato diversi flussi di clandestini scoprendo luoghi e immobili dedicati ai migranti e tecniche per superare i controlli agli aeroporti di Ciampino e Fiumicino.
L’organizzazione si serviva sia di trafficanti che accompagnavano a destinazione i clandestini, ma anche di auto, treni ed aerei fornendo passaporti falsi e luoghi ove soggiornare temporaneamente. I prezzi del viaggio variavano dai 2 ai 7 mila euro a seconda del servizio offerto e delle tappe richieste. All’organizzazione è stato, inoltre, contestato l’esercizio abusivo di attività finanziaria per scambi di valuta transnazionale: transazioni per decine di milioni di euro in violazione delle normative fiscali ed antiriciclaggio.