Torna la festa della Birra a Cotignola da mercoledì 9
Che uno dei segreti della longevità sia quello di dare molta importanza anche al divertimento è cosa abbastanza risaputa, e con ogni probabilità è proprio la voglia di divertirsi il semplice ma efficacissimo elisìr della Festa della Birra di Cotignola, che da mercoledì 9 luglio ripartirà al campo sportivo di via Dante Alighieri con la sua 23ª edizione, fino a domenica 14. E c’è da aspettarsi un successo in linea con quello consolidato da anni per la festa «decana» della provincia. «L’unica festa della birra che ha gli stessi anni è quella della Chiavica di Mordano – dice Alberto Bandini dell’associazione Scovil, storica macchina organizzativa che sta dietro alla festa – e nel 1992 tutto partì proprio dalla nostra festa, la prima della stagione. Qui a Cotignola lavora un’ottantina di persone nelle giornate della festa e l’impegno per organizzarla parte già dall’autunno, perché anche se la nostra formula è ormai consolidata, in realtà ogni anno ci sono novità e migliorie, che vanno dal menù alla scelte delle band che suoneranno».
Piccole novità, insomma, che allineano la festa con l’attualità nel segno di una tradizione ormai radicata. Così le quattro birre servite quest’anno verranno come sempre da Monaco di Baviera, tutte rigorosamente in boccali di vetro, ma ce ne sarà anche una senza glutine, americana e artigianale. Il menù si conferma poi una delle forze trainanti della festa cotignolese, con piatti unici che valgono una cena intera e la novità, quest’anno, della costa di maiale, oltre a stinco, pollo e anatra arrosto, wurstel, piadine, pizza e patate fritte.
E perché la festa vada oltre alla cena c’è la musica, che per mercoledì 9 prevede l’apertura affidata ai Rumatera cui seguirà il concerto della storica Paolino Paperino Band, gruppo culto del rock demenziale romagnolo recentemente tornato in pista. Da giovedì 10 fino a domenica 13 tornerà la rodatissima banda tedesca Wackersberger, immancabile a Cotignola. «Non è una vera festa della birra senza di loro – commenta Alberto Bandini –, da quando suonano qui la festa è letteralmente esplosa. E’ una tradizione e quel che portano a Cotignola è lo spirito giusto. Questo lo capiscono tutti, e infatti poi le persone tornano per il clima e il divertimento che qui si respira. Noi dell’organizzazione siamo i primi a farlo proprio per questo, evidentemente è contagioso!».