Torna per l’undicesimo anno consecutivo, da giovedì 10 a domenica 12 luglio, per le vie centrali e le piazze di Massa Lombarda, il Riot Fest, il festival dei «volontari della cultura» che torna per ribadire una formula semplice ma a ben guardare unica. Infatti non è solo l’accoppiata fra musica e volontariato il segreto del festival massese, ma la capacità di radicare su un territorio - e in tutte le generazioni – un evento giovanile e di qualità, che senza snobismi viene ogni anno costruito dal basso e riesce comunque a diventare una delle principali feste del paese non è cosa che abbiano saputo fare in molti. Non caso, giusto un anno fa l’ex assessore alla Cultura Davide Pietrantoni – fin dall’inizio dietro la macchina organizzativa del Riot a coordinare Comune e Centro Giovani Jyl – faceva notare come ci fosse ormai un Riot all’inglese, con al centro la musica e le associazioni giovanili (non solo massesi) e un riòt, alla romagnola, che coinvolgeva tutta la cittadinanza.
La formula del Riot Fest è da tempo quella di un centro animato con stand gastronomici, punti informativi, mostre e soprattutto musica dal vivo su cinque palchi. Il tutto grazie all’impegno condiviso di giovani, amministrazione, associazioni e commercianti.
Venendo ai grandi ospiti del palco centrale, giovedì 10 aprirà il festival una delle band italiane che negli ultimi anni hanno conosciuto la maggiore crescita artistica e mediatica: i Marta sui Tubi, rodatissimi campioni dell’indie-rock dalla spettacolare resa live e dal sound spigoloso con vertiginosi squarci melodici. In apertura i Freedom Underground, vincitori del Jyl Contest 2014. Venerdì 11 serata consigliatissima a chiunque. I protagonisti saranno i Sacri Cuori, campioni della scena romagnola con il loro suono tex-mex da esportazione (hanno suonato anche negli Usa tantissime volte), che sul palco saranno coadiuvati dai «leoni da balera» Michele Carnevali e Primo Montanari, con i quali hanno spesso suonato il repertorio di casadei in una luce nuova e toccante questa volta annunciano una deviazione in direzione del rock’n’roll edi Buscaglione, coadiuvati come saranno dal semi-leggendario Tav Falco, eroe americano del rockabilly underground da ormai trent’anni. Tanto per rendere il tutto pià piccante e imprevedibile, si aggiungerà anche Evan Lurie, tastierista e compositore dei mitici Lounge Lizards che renderà la miscela più sperimentale, ma il divertimento la farà comunque da padrone.
Domenica 12 chiuderà il Riot Fest l’esibizione dei romagnoli Blastema, transitati di recente anche da Sanremo e vincitori del premio Radio Sonora (hanno, tra l’altro, aperto concerti per Skunk Anansie e di Liam Gallagher). Tutti i concerti, manco a dirlo, sono gratuiti. Info 340/2555174,
www.riotfest.it. (f.sav.)