Faenza, cresce e si qualifica la disponibilità di alloggi di edilizia pubblica

Faenza | 28 Giugno 2014 Cronaca
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Da agosto il Comune e l'Acer apriranno il bando per poter accedere a quattro nuovi appartamenti destinati alle giovani coppie con affitti validi per otto anni (4 più 4) nello stabile di via Bertolazzi 3. Una nuova ed inedita graduatoria di assegnazione che diventerà definitiva entro il mese di settembre 2014. Gli appartamenti sono dislocati all'interno di una palazzina del '400 a pochi passi dal centro storico. Quelli messi a disposizione sono i primi quattro spazi degli otto presenti e avranno canoni di affitto in grado di dare risposte alle esigenze di giovani coppie con redditi non elevati. In concreto si parla di un range che va dai 260 ai 340 euro per spazi con metrature differenti che vanno dai 40 ai 60 metri quadrati. Per ora gli appartamenti permettono di ospitare nuclei formati da due persone in tre unità ed uno  ha la possibilità di accogliere nuclei fino a quattro persone.
Se questa novità cerca di venire incontro alle esigenze delle nuove situazioni sociali, Faenza ha una ben radicata presenza di unità abitative sociali. Il patrimonio Erp (Edilizia residenziale pubblica) in mano ad Acer per il capoluogo manfredo è di 840 unità abitative. A questi se ne dovranno aggiungere 42 che verranno resi disponibili dal 2015 in via Fornarina. Di fatto il patrimonio sfiorerà i 900 alloggi. Il canone medio che le famiglie elargiscono al comune è di 184,2 euro mensile (all'anno si arriva a 2 milioni di euro). E per quanti, per determinate condizioni sociali non riescono ad accedere al mercato privato, ma non avranno mai i requisiti per chiedere una casa popolare, Asp destinerà 5 appartamenti in via Fornarina. «Saranno i più grandi con 4 o 5 posti letto e due bagni ognuno- spiega Giuseppe Toschi, presidente Asp-. L’idea è quella di sostenere magari famiglie numerose, in difficoltà sul mercato tradizionale, che possano però contare almeno su un reddito fisso perché gli affitti andranno da 250 a 350 euro».  Per quel che riguarda gli altri 80 appartamenti nelle disponibilità di Asp, la lista d’attesa c’è ed è in aumento ma la situazione non è drammatica come per l’edilizia popolare: «Negli ultimi anni le domande sono aumentate – racconta Toschi -, soprattutto per effetto della perdita di un posto di lavoro Le famiglie con difficoltà economica ma con un reddito sono il 30/40% di quelle che si rivolgono a noi, per il resto si tratta di emergenze (come la perdita del lavoro appunto) che, in molti casi coinvolgono minori e nuclei mono-genitoriali». Difficile però fare statistiche: «Le persone si rivolgono prima all’ufficio Casa o ai Servizi Sociali e in secondo luogo a noi che ovviamente, se c’è la necessità certificata dai Servizi Sociali e se ne abbiamo la possibilità, rispondiamo anche alle necessità di edilizia popolare. Al momento sono una trentina le domande in sospeso, ma potrebbero essere persone che, come dicevo, si sono già rivolti ad altri uffici».
Le statistiche ufficiali dimostrano come a Faenza affidatari delle residenze Erp siano per la stragrande maggioranza italiani (708 famiglie pari al 90%) mentre gli stranieri si aggirano sul 10% (88 nuclei). Tra tutti questi 447 famiglie risiedono nell'area di protezione con un canone mensile di 66,59 euro, 267 sono invece residenti nella fascia denominata area di accesso con un canone di 165 euro al mese e 76 nell'area di permanenza con affitti di 321,01 euro al mese. Un dato importante è quello che caratterizza la morosità presente all'interno degli inquilini. Una situazione molto bassa visto che nel 2013 ha interessato solo 6 casi sui quasi 800 nuclei abitati.
Per quanto riguarda il ricambio ogni anno si riesce a dare risposte a 30/35 domande sulle centinaia presentate. Basti pensare che ogni due anni durante la presentazione dei documenti per l'ingresso in graduatoria, la prossima si terra questo prossimo settembre, le richieste sfiorano le 500. Numeri importanti che dimostrano come l'emergenza abitativa stia diventando una questione pregnante e contestuale alla fase di crisi che sta attraversando anche la Romagna faentina. Dare risposte a questi problemi è una priorità del pubblico. A tal proposito l'Acer è intenzionato a proseguire nell'opera di ristrutturazione del proprio patrimonio abitativo. Oltre al complesso di via Fornarina infatti ci sono le risorse per intervenire nel prossimo futuro in egual modo anche sul complesso, molto più piccolo per numero di appartamenti visto che sono una decina, in zona Ponte Romano.


Riccardo Isola e Daniela Verlicchi
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