Ravenna Festival da Muti alla danza, da Capossela alla taranta
Continuano gli appuntamenti della manifestazione ravennate che presenta un calendario fitto dedicato a danza, musica, con un’incursione anche nel trekking. Venerdì 27 giugno al Pala De Andrè, ore 21.30, arriva «Souls» il nuovo lavoro di Olivier Dubois, creato durante una residenza al Cairo, conferma l’originalità e lo spessore creativo di questo giovane coreografo francese, da pochi mesi incoronato direttore del Centre Chorégraphique National di Roubaix dove è subentrato a Carolyn Carlson. In scena sei anime che attraversano il deserto, un cammino dalla vita alla morte, una danza macabra, una inutile fuga da un destino ineluttabile, un percorso sabbioso e accidentato per sei danzatori africani accompagnati dal rullare ossessionante e ostinato di tamburi. Sabato 28 giugno a palazzo San Giacomo a Russi ci si scatena, a partire dalle 21.30, con l’Orchestra popolare della Taranta, maestro concertatore Giovanni Sollima, pronto con ritmi che «scatenano il corpo e generano danza, come il respiro genera canto e viceversa». Sempre a palazzo san Giacomo altra grande festa domenica 29 giugno con Vinicio Capossela e la Banda della posta: energia da vendere per i «vecchi pistoleri in paglietta», e il loro repertorio di mazurke, polke, valzer e tanghi, tarantelle, quadriglie e fox trot. Omaggio ad Abbado del maestro Muti lunedì 30 al Pala De Andrè che dirigerà l’orchestra giovanile Cherubini e l’orchestra giovanile italiana in brani di Beethoven, Cajkovskij.
A chiudere la settimana giovedì 3 luglio, pala De Andrè ore 21.30, il Farewell tour di Trisha Brown Dance Company. La Brown è capofila della postmodern dance, nelle sue pratiche improvvisative ha portato la danza sui tetti e lungo i muri dei palazzi, per firmare poi opere d’arte epocali. Il programma di Ravenna è un ritratto della coreografa. La stessa compagnia parteciperà inoltre a delle incursioni di danza mercoledì 2 luglio in «Fronte dei porti», bike trekking tra Giardini pubblici e darsena di città.