Calcio, l'anno magico di Mirko Valdifiori
Il miglior giocatore della serie B, semplicemente. Mirko Valdifiori quest’anno ha davvero sbancato tutti i tavoli ai quali s’è seduto. Il regista di Russi ha centrato una serie impressionante di successi sotto tutti i punti di vista: personale, di squadra e famigliare. Il metronomo 28enne cresciuto nel Cesena è risultato essere il giocatore con la media voto più alta (6,49) di tutta la serie cadetta; un dato ricavato dalle pagelle della Gazzetta dello Sport, di Tuttosport e del Corriere dello Sport. Ed è stato anche grazie al suo rendimento astronomico che l’Empoli ha agguantato una trionfale promozione in serie A. Queste affermazioni probabilmente hanno un unico comune denominatore: la nascita della figlia Aurora.
«Questa per me è stata un’annata incredibile - racconta Valdifiori - tutta nel segno della lettera A: prima la nascita di Aurora, poi la promozione in serie A. Mia moglie Elisa mi ha regalato questa enorme gioia, la vittoria più bella di tutta la mia vita. Ho disputato un buon campionato con l’Empoli, ho giocato tutte le partite tranne una in cui ero squalificato. Sono molto felice di aver dato il mio contributo».
Quali sono i motivi di questa tua crescita?
«Il fatto di essere diventato padre mi ha dato maggiori responsabilità, giorno dopo giorno io e mia moglie siamo maturati. E’ stupendo pensare che adesso ogni volta che scendo in campo ho una tifosa speciale in più. Siamo una squadra a cui piace giocare la palla, io sono il regista e di conseguenza tocco molti palloni. Già nella passata stagione abbiamo cambiato modulo, mi trovo bene in questo ruolo, sono sempre nel vivo della manovra. Devo migliorare sotto il profilo realizzativo, quest’anno non sono riuscito a segnare neppure un gol».
Arrivare secondi dietro il super Palermo di quest’anno era il miglior risultato possibile per voi?
«Il Palermo è una formazione di un’altra categoria, avrebbe ben figurato anche in serie A. La lotta per il secondo posto è stata dura e combattuta fino all’ultimo. Siamo stati bravi a non disunirci e a resistere nel nostro momento di difficoltà che è durato un mese; siamo riusciti a fare punti anche se non eravamo brillanti, quello è stato un segnale positivo».
Finalmente per te è arrivata la serie A.
«E’ sempre stato il mio sogno e dopo tanti sacrifici l’ho realizzato. Sono a Empoli da sei anni e mi ero ripromesso di raggiungere la massima serie con questa maglia. Ancora non mi rendo conto di quanto sarà magnifico affrontare quei campioni e giocare in quegli stadi che finora ho visto solo in televisione».
Sulle tue tracce in passato ci sono state diverse formazioni di A, ma l’anno scorso hai rinnovato con l’Empoli.
«Ho prolungato il mio rapporto con la società per tre anni. Qui sto benissimo, l’ambiente è ideale. Resterò a Empoli al 110%».
Di giocatori italiani con le tue caratteristiche ce ne sono pochi. Pensi a una possibile convocazione in Nazionale in futuro?
«Credo sinceramente che sia un obiettivo troppo grande. Sono già felice di poter giocare il prossimo anno contro quei campioni. Al momento quello di essere convocato è solo un sogno: arrivare in azzurro a 28 anni è dura, ma nella vita è sempre lecito sognare…».
Che potenzialità ha la squadra di Prandelli?
«Ogni volta che inizia una competizione internazionale l’Italia è circondata da tanto scetticismo. Poi invece bene o male riesce ad andare avanti. E’ una formazione solida, compatta, ricca di giocatori esperti che sono abituati a questo genere di pressione. Diversi elementi sono in grado di inventare giocate spettacolari e risolutive. Per prima cosa bisogna pensare a passare il girone, che è piuttosto impegnativo: credo che la Nazionale ce la possa fare».
Molti tifosi azzurri vorrebbero vedere in campo dal primo minuto il tandem Insigne - Immobile. Prandelli invece sembra voler puntare su Balotelli unica punta.
«Facciamo un po’ di fantacalcio. Immobile quest’anno ha fatto davvero bene e s’è confermato anche nelle recenti amichevoli. Penso però che Prandelli partirà con uno schieramento più classico e coperto, con Balotelli unica punta. Durante la partita poi potrà scegliere tra varie opzioni valide: passare ad un modulo a due punte, schierare un tridente vero oppure optare per uno schema con i due fantasisti dietro la punta».
Chi è la tua favorita per il Mondiale?
“E’ una competizione particolare, non è semplice fare pronostici, ma credo che alla fine potrebbe vincere la Spagna».