"Sex toys" a domicilio, da hobby ad occupazione, la storia di Alida
Nuove professioni crescono. Al posto di tegami o aspirapolvere, prodotti di bellezza e detersivi, la nuova frontiera delle riunioni a domicilio si chiama «sex toys». Realtà ormai collaudata nelle grandi città, anche a Ravenna il settore inizia a fare capolino. Merito di alcune pioniere come Alida Miserocchi, che per arrotondare lo stipendio da operaia ha deciso di lavorare come consulente per Rosso Limone, un’azienda nata a Belluno che oggi ha avamposti in tutta Italia. Nella sua valigia, quando varca la soglia di casa delle donne che la chiamano, ci sono lubrificanti e vibratori, stimolanti e laccetti per il cosiddetto «bondage». Nulla di scabroso secondo Alida, attratta da questo mestiere per l’atmosfera intima e privata che riesce a creare con le clienti, soprattutto quando il gruppo è affiatato e si conosce da un po’: «Bando ai moralismi – racconta – e spazio, invece, alle confidenze. Avere problemi comunicativi e di conseguenza sessuali con il partner è una questione seria. Poter disporre di qualche ausilio non guasta di certo: anzi, aiuta a recuperare quello che pare perduto. L’obiettivo finale è il benessere».
Ma Alida conosce bene anche gli imbarazzi e il senso di vergogna che talvolta s’instaurano quando si mostrano certi oggetti: «C’è chi inizia a ridere, chi arrossisce. Il mio compito è garantire massima riservatezza. Alla fine delle riunioni, convoco le partecipanti in una stanza separata, dove possono decidere di non acquistare nulla, oppure effettuare il proprio ordine, che rimarrà segreto alle altre persone presenti». E tra il pubblico c’è davvero un po’ di tutto: «Giovani e meno giovani, anche madri accompagnate dalle figlie oppure neo-mamme: queste ultime, in particolare, hanno spesso bisogno di ripristinare la propria vita sessuale, minata dal parto ma anche dall’arrivo del bambino, che non consente la stessa intimità di prima». Negli ultimi tempi le riunioni di Rosso Limone sono state aperte anche ad una partecipazione mista uomini-donne: «Io continuo a preferire un’esclusiva presenza femminile perché noto che, se sole, le donne riescono a raccontare meglio i propri problemi». Tra i prodotti più gettonati ci sono le «palline della geisha» che servono a restituire alle donne una tonicità della zona pelvica, garantendo quindi maggiore piacere. Ma il potere della tv ha fatto crescere anche gli acquisti del vibratore Rabbit, diventato di tendenza grazie al telefilm «Sex and the city».
Piuttosto, non è facile sdoganare certi argomenti in una realtà provinciale come Ravenna: «C’è molto scetticismo, i pregiudizi non mancano e per ora le riunioni che riesco ad organizzare sono al massimo un paio al mese. Per fortuna noi consulenti non siamo obbligate a rigidi confini territoriali: se ci chiamano in zone limitrofe, andiamo. Io spero sempre, però, che anche Ravenna possa aprirsi. Capisco che tutto ciò che è nuovo crei ostacoli ma qui non c’è davvero nulla di male, né di volgare». E Alida intanto sogna di fare la consulente a tempo pieno. (Silvia Manzani)