Palazzo Rasponi, sprint finale per la ristrutturazione entro giugno
Intoppo in dirittura d’arrivo nei lavori di ristrutturazione di Palazzo Rasponi delle Teste, in piazza Kennedy. Le previsioni della Fondazione Del Monte che ne finanzia il restauro (per circa 10 milioni di euro) era di riaprire lo storico palazzo a metà maggio e già Ravenna Festival ha programmato diverse iniziative all’interno della struttura per giugno. Alcuni dissidi con le ditte costruttrici, il consorzio Ccc di Bologna che si appoggia alla Cmc di Ravenna sta rallentando la consegna dell’opera finita. Il cantiere è comunque a buon punto e in piazza Kennedy si sta continuando a lavorare ma senza un accordo definitivo tra le maestranze e la Fondazione, l’inaugurazione rischia di slittare a data da destinarsi. È prevista sempre per metà giugno la chiusura di piazza Kennedy per la ristrutturazione, sempre finanziata dalla Fondazione per 1 milione e 600mila euro, ed entro quella data, oltre alle auto, anche l’edicola che si trova al centro della piazza dovrà trasferirsi di fronte al Giardino delle erbe dimenticate.
Mentre i parcheggi alternativi ancora non si trovano (di qui l’opposizione delle associazioni di categoria). O meglio, l’assessore Andrea Corsini nei giorni scorsi ha spiegato di essere «vicino ad una soluzione», ma l’unica ancora percorribile pare sia il parcheggio di proprietà della Curia dietro l’ex cinema Roma, sul quale però pesa il vincolo della Sovrintendenza. La Fondazione, nel frattempo però, ha imposto di fatto l’avvio dei lavori in piazza Kennedy (pena la perdita del finanziamento): parcheggi o non parcheggi, quindi, a luglio il cantiere parte.
Ma come sarà il nuovo palazzo Rasponi delle Teste? Secondo la convenzione stipulata tra la Fondazione Del Monte (proprietaria dell’immobile) e l’amministrazione comunale che l’avrà in uso per 30 anni, l’edificio risalente al 1700 dovrebbe diventare il nuovo Palazzo del Turismo e della Cultura di Ravenna. Al piano terra troverà spazio lo Iat che si trasferirà qui da via Salara (dove gli uffici comunali si trovano in affitto). Ci sarà un impianto di illuminazione e un layout architettonico ideato apposta per proporre e presentare ai turisti la città. E poi l’ufficio Cultura che dall’attuale sede di via Ponte Marino si trasferirà al piano nobile di Palazzo Rasponi assieme, se tutto andrà bene e diventassimo effettivamente capitale europea della Cultura, al quartier generale di Ravenna 2019. Sempre al piano nobile si potrà ricavare una sala conferenze da un centinaio di posti mentre al secondo piano le sei sale affrescate che il restauro ha riportato all’antico splendore saranno utilizzate per mostre ed eventi espositivi, magari collegati al 2019, sempre se in ottobre diventassimo capitali. Ma il Comune sta pensando anche ad un’alternativa: se il titolo andasse altrove, a Palazzo Rasponi si libererà spazio che potrebbe essere occupato dagli uffici del Decentramento attualmente in affitto nel cosiddetto Palazzo di Vetro di via Gordini. La logica, in tempi di crisi come questa, è ridurre le spese delle sedi non di proprietà. E il trasferimento in piazza Kennedy, in un palazzo come quello dei conti Rasponi, non dispiacerebbe a nessuno. Disagi del trasloco a parte. (Daniela Verlicchi)