PalaCattani "l'incompiuto", eventi o concerti mai, solo sport locale

Faenza | 15 Marzo 2014 Cronaca
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PalaCattani, l’incompiuto o il sottoutilizzato, almeno per gli eventi culturali. Appare sempre più chiaramente come il palazzetto manfredo sia l’unico in Romagna dove non siano ospitati eventi culturali di rilievo (concerti, esibizioni di comici, ecc.). Ad eccezione dell’evento realizzato in autunno 2013 per i 20 anni di carriera di Laura Pausini, non si registrano anche per il 2014 altre eventi da cartellone.
La linea, pare condivisa, fra amministrazione e gestore (Davide Balducci con la sua società Basket 95) è quella di dedicare la grande struttura alle porte della città «solo» per lo sport locale e poco altro. Le parole che seguono ne sono una conferma lampante. «Quotidianamente ci sono le società sportive locali, dalla pallamano al basket al calcio a 5 che occupano l’impianto con i loro allenamenti - sottolinea Balducci -. La politica che abbiamo adottata, imposta dal Comune, è questa, non bisogna quindi meravigliarsi. Per la Pausini abbiamo messo in crisi tutta l’organizzazione, con cambi di orari e spostamenti. Sui concerti poi non c’è alcuna richiesta dall’esterno, ed io di certo non vado a cercarne. Solo se ci chiederanno disponibilità, vedremo cosa fare».
La situazione quindi non pare cambiare ad un anno abbondante dal rinnovo dell’accordo di gestione dell’impianto, che scadrà nel 2015.
«Di eventi rilevanti abbiamo avuto una gara di ballo qualche settimana che ha portato 3mila persone, poi ci sono stati campionati di lotta greco romana. A giugno invece avremo i migliori ballerini del mondo, ben 400 coppie per una gara internazionale. Questo per confermare che il PalaCattani oggi e penso anche domani avrà una vocazione quasi esclusivamente sportiva, la cultura per il momento non rientra nella nostra politica».
E dalla nuova Fiera nessun contatto col nuovo gestore per possibili sinergie? «Perché la Fiera ha cambiato gestore? Non so chi sia» è la risposta laconica di Balducci.
Maria Chiara Campodoni, assessore allo Sport, per il futuro intravede qualche novità. «Sicuramente rispetto alla gara per trovare il nuovo gestore fatta tre anni fa la nuova gara, che avverrà in estate 2015, crediamo possa permettere al PalaCattani di diventare una struttura più eterogenea nella sua capacità di ospitare eventi. Non solo ed esclusivamente sportivi. Di sicuro però possiamo affermare che Faenza, e con lei il mondo sportivo locale, ha bisogno di questo spazio per cui non possiamo pensare che potrà mai essere trasformato in una location esclusiva per concerti o eventi culturali. Dopo aver perso il rapporto con Imola e il basket femminile oggi si aprono prospettive di utilizzo maggiori. Siamo certi e sicuri che in futuro si potranno organizzare convention aziendali e per associazioni, come del resto succede già, eventi sportivi e culturali, concerti compresi, l'ultimo è quello della Pausini, ma serve un gestore che sia capace di inserirsi in questo filone. Le porte saranno sicuramente aperte».
Giordano Sangiorgi, ideatore del Mei ed operatore culturale, invece spinge per portare nuove iniziative. «Rinnovo la proposta fatta ormai vent'anni fa su cosa e come si potrebbe fare per gestire il palazzetto di Faenza. Per permettere che una struttura importante come questa di essere viva e dinamica l'unica possibilità è quella di riuscire a creare una cordata di imprenditori operanti in diversi settori e seguiti dallo stesso Comune. Operatori del settore culturale, musicale, sportivo ma anche enogastronomico e della ristorazione potrebbero dare nuova linfa, economica e contenutistica, ad un contenitore ormai lasciato ai margini dell'attività culturale regionale e nazionale. La struttura - spiega Sangiorgi - ancora sconta deficit progettuali d'acustica che  sarebbero però facilmente superati. Il palazzetto, in un periodo come questo, non è una realtà che può essere gestita da un unico amministratore. Serve una squadra con idee, progettualità e visioni coordinate e convergenti per portarlo all'attenzione dei circuiti nazionali».
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E' possibile sapere quanto viene a costare ogni anno, al Comune e quindi ai contribuenti faentini, questa cattedrale nel deserto la cui utilità era stata messa in dubbio al momento stesso della sua progettazione ?
Commenta news 16/03/2014 - curioso
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