Prima dell’opera: Guido Salvetti presenta “Il matrimonio segreto”
Martedì 11 marzo alle 17.30 (Sala Corelli del Teatro Alighieri, ingresso libero) l’ultimo appuntamento della stagione con "Prima dell'opera" - il ciclo di incontri organizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Ravenna – è con Guido Salvetti che guiderà il pubblico alla scoperta de “Il matrimonio segreto’ di Domenico Cimarosa in in scena sabato 15 (ore 20.30) e domenica 16 marzo (pomeridiana alle 15.30). Salvetti, musicologo e pianista, come sua consuetudine, presenterà l’opera richiamando l'attenzione sui punti salienti sia proponendo ascolti dall'ormai mitica incisione della English Chamber Orchestra diretta da Daniel Barenboim (con Arleen Auger nel ruolo della protagonista), sia eseguendoli lui stesso al pianoforte.Il matrimonio segreto costituisce senza dubbio il capolavoro più celebrato di Cimarosa, uno degli ultimi giganti della Scuola Napoletana ad aver dominato l’Europa, per il quale Vienna, come per Paisiello, rappresentò una tappa obbligata nel viaggio di ritorno dalla Russia a Napoli. Giunto nella capitale austriaca nel 1791, Cimarosa fu richiesto dall’Imperatore Leopoldo II per un’opera da rappresentarsi al Burgtheater, il primo dei due teatri di corte. Il compositore di Aversa ne scrisse due: appunto Il matrimonio segreto nel 1792 e Amor rende sagace nel 1793, entrambe su libretto di Giovanni Bertati, anch’egli a Vienna come poeta di corte. Il Matrimonio andò in scena la prima volta il 7 febbraio 1792, giornata faticosa per quei primi interpreti: il pubblico era tanto divertito ed entusiasta da prolungare molto più del dovuto la recita con lunghissimi applausi e continue richieste di bis. Ma poi, neppure a teatro chiuso i cantanti riuscirono a riposare, poiché l’Imperatore stesso, innamoratosi al primo ascolto dell’opera, dopo aver invitato tutti a cena, fece ripetere privatamente l’intera rappresentazione. A un successo così folgorante non poté che far seguito una duratura fama internazionale: Il Matrimonio fu presto allestita nei maggiori teatri d’Europa divenendo uno dei primissimi esempi di opera “di repertorio” e, da allora, figura ininterrottamente nei cartelloni come una delle opere buffe per eccellenza.
Guido Salvetti ha pubblicato numerosi libri e saggi su argomenti che vanno dal XVIII secolo (su Boccherini, Bach, Mozart, ecc.) all’opera italiana dell’Ottocento (sulla Scapigliatura musicale, su Un ballo in maschera, sul secondo Ottocento operistico, Puccini, Mascagni, ecc.), da Johannes Brahms (sui Lieder, sulle Sonate per pianoforte e violoncello), alla musica del Novecento (si veda in particolare, La nascita del Novecento, IX vol. della Storia della musica SIdM/EdT). Come pianista svolge attività soprattutto nel repertorio cameristico, in quello liederistico (dal 1998 con il soprano Stelia Doz) e come pianista-conferenziere. Tiene regolarmente masterclass sul repertorio pianistico e su quello cameristico-vocale. Nel 2005 ha fondato con il soprano Stelia Doz l’Accademia di musica vocale da camera, che tiene corsi approfondimento interpretativo nell’ambito del Lied, della Mélodie e della Romanza italiana. Ha prodotto molte serie di trasmissioni di argomento musicale per la RAI-TV e per la Radio e la Televisione della Svizzera Italiana. Docente dal 1976 di Storia della musica al Conservatorio di Milano, vi ha fondato il corso di Musicologia nel 1984. Dal 1996 al 2004 è stato direttore di quel Conservatorio. Dal 2006 al 2012 è stato Presidente della Società Italiana di Musicologia (SIdM): in questa veste dirige la collana Repertori musicali e il progetto Musica nel Novecento italiano.