Il progetto Matrix di
Officine dell'Ambiente a Conselice continua ad ricevere critiche. Le ultime, in ordine cronologico, sono quelle di Cia e Coldiretti.
CIA
La Direzione della Cia di Ravenna riunitasi nei giorni scorsi ha discusso in merito al progetto per il trattamento di scorie di combustione da termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, da realizzarsi, secondo i proponenti, nel Comune di Conselice.
Nel corso del dibattito sono state messe in evidenza le diverse anomalie riscontrate in termini di declassificazione da rifiuto pericoloso a rifiuto non pericoloso, di dimensionamento autorizzato che potrebbe determinarne l’utilizzo di scorie di combustione provenienti anche da altre regioni; di accrescimento dell’impatto negativo con emissioni di polveri. E’ stata inoltre rilevata la totale assenza delle dovute comunicazioni e consultazioni con i cittadini e con tutti i portatori di interesse del territorio. Al termine del dibattito la Direzione ha ritenuto il sito non idoneo alla realizzazione del progetto presentato dalla ditta Officina dell’Ambiente S.p.a.
Nel merito del progetto la Cia di Ravenna fa presente che il territorio individuato per realizzare l’impianto presenta nelle sue vicinanze coltivazioni agricole intensive e stalle zootecniche per la produzione di latte, in parte ad agricoltura integrata ed in parte a coltivazione biologica.
L’impatto ambientale diviene rilevante sotto il profilo economico per le imprese agricole circostanti che si troverebbero a rischiare l’impossibilità a proseguire la produzione di prodotti agricoli di qualità. Tutto questo con un danno di immagine relativa alla qualità, sanità e salubrità dei prodotti provenienti da quella zona. I volumi di traffico crescente indotti dall’insediamento provocheranno un aumento di polveri sottili dovute all’attività e ciclo tecnologico.
Tutto il settore agroindustriale presente nella zona viene pesantemente penalizzato, anche in termini di immagine, dalla tipologia dell’impianto.
Il sito individuato per l’attuale giacitura e difficoltà di scolo risulta esondabile a fronte di possibili eccessi di pioggia. Infine, il piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Provincia di Ravenna prevede che non sia possibile andare a peggiorare una qualità dell’aria già fortemente compromessa, malgrado ciò sono presenti sul territorio altri impianti cui è stata autorizzata una maggiorazione delle emissioni.
COLDIRETTI
Coldiretti, dopo aver svolto gli approfondimenti del caso, il confronto tra i propri associati, inviato una lettera alle istituzioni, entra nel dibattito su Matrix in modo perentorio “per anni abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di Conselice – è il commento di Massimiliano Pederzoli, Presidente di Coldiretti Ravenna – di muoversi e di progettare il futuro secondo un modello di sviluppo territoriale coerente e sinergico con un’agroalimentare di qualità, ottenendo in cambio Matrix”.
Coldiretti, in una lettera inviata il 21 febbraio 2014 alla Regione Emilia Romagna, alla Provincia di Ravenna, all’Unione dei Comuni ed al Comune di Conselice ha chiesto di “
interrompere il percorso autorizzativo avviato” in quanto ritiene:
- che il progetto di impianto in oggetto non sia compatibile con le produzioni agroalimentari in atto nelle immediate vicinanze del sito individuato (produzioni da tempo ottenute con metodi rispettosi dell’ambiente (integrato e biologico);
- che il progetto proposto da Officina dell’Ambiente SpA metta a rischio attività economiche esistenti da tempo sul territorio in quanto numerosi capitolati di fornitura dei prodotti alimentari prevedono espressamente la risoluzione dei contratti qualora nei territori limitrofi a quelli di produzione vengano ad insediarsi impianti simili a quello in discussione;
- che non siano state fornite da parte delle Istituzioni le necessarie informazioni ai cittadini e tutti i soggetti portatori di interessi; comprese le rappresentanze di impresa presenti nel territorio.
E che lo spettacolo degli ultimi giorni fornito da tutti coloro che si occupano della cosa pubblica a livello locale, la dice lunga su quanto è successo. Nessuno sapeva e parlava mentre si procedeva all'autorizzazione del progetto, adesso che è scoppiato il caso, tutti (tranne pochissimi) parlano, si dicono contrari e stanno dalla parte dei cittadini. Che spettacolo!!