Orti, il regolamento apre ai giovani. Per il momento si tratta di una possibilità sperimentale, mette la mani avanti l’assessore alle Politiche sociali Antonio Bandini, ma intanto, nel giro di qualche settimana, dovrebbero terminare gli incontri tra l’amministrazione e i presidenti del centri sociali per varare una modifica al regolamento per l’assegnazione degli orti comunali che prevede proprio questa possibilità. «Tutto deriva dal crescente interessamento nei confronti dell’agricoltura urbana - dice Bandini -. Negli ultimi tempi stanno fiorendo progetti didattici che coinvolgono i bambini delle scuole, stranieri con l’obiettivo dell’integrazione e progetti di lotta contro le povertà. L’orto urbano è tornato di moda, e d’altra parte è anche un metodo nuovo per riqualificare parti di città e coltivare “rapp-orti”. Ci è sembrato utile da questo punto di vista dare questa possibilità anche ai più giovani».
Senza però scardinare il meccanismo consolidato per l’assegnazione dei terreni agli anziani. Per il momento, infatti, la possibilità verrà limitata agli orti attualmente liberi e inutilizzati, la netta minoranza degli oltre 400 in uso nel comune di Faenza. La maggior parte (250 circa) si trovano tra via Galli e via Matteucci e sono gestiti dal centro sociale Il Borgo, ma ce ne sono anche in via Sant’Orsola (75), via Olmi (43) e via Renaccio. La modifica al regolamento, oltretutto sarà «sperimentale» chiarisce l’assessore e, sempre in questa prima fase, non ci saranno altri vincoli (di reddito o età) per richiedere un orto al momento senza padrone: «Se avremo 400 domande, allora, penseremo a come soddisfarle, ma al momento partiamo senza troppi vincoli».
Altro discorso, forse ancor più rilevante, è il progetto di pubblicazione di un altro bando, nuovo di zecca, per l’assegnazione di nuovi orti, quelli che dovrebbero sorgere nel cuore del Parco Azzurro, in Borgo. E quelli saranno interamente riservati ai giovani, assicura Bandini. «Stiamo portando a termine i sopralluoghi proprio in queste settimane, il primo obiettivo è quello di portare l’acqua in zona, stiamo quindi valutando di possibilit di realizzare un pozzo. In quell’area potrebbero nascere circa 25 nuovi orti, speriamo questa primavera».
Daniela Verlicchi
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Le foto di Raffaele Tassinari