Scrittore e critico letterario, Marco Belpoliti mescola lo studio sociologico e la recitazione nella conferenza-spettacolo L’abito fa il monaco in scena al Teatro Rasi venerdì 28 febbraio alle 21 all’interno della programmazione di Ravenna viso-in-aria. Nel corso degli ultimi cinquant’anni il costume dei politici italiani è molto mutato, dai vestiti ai gesti, dalle parole agli atti in pubblico. Attraverso una serie di immagini, che partono dagli anni Quaranta del ventesimo secolo sino al primo decennio del ventunesimo, Marco Belpoliti costruisce una storia del costume politico in parallelo con l’evoluzione della società italiana. Un viaggio tra cappotti, giacche, gonne, occhiali, cravatte, ma anche mani levate, segni, posture, pernacchie e corna, un’antropologia dell’Italia e dei suoi leader politici, e non solo. Dalla sobrietà di Palmiro Togliatti all’enigmatico Aldo Moro, dal Silvio Berlusconi ossessionato dal corpo al rude Uberto Bossi in canottiera, dall’atteggiamento misurato di Nilde Iotti fino alle grida di Beppe Grillo. Un viaggio attraverso l’apparenza che descrive la sostanza politica in una società in cui la comunicazione è ormai diventata più importante del messaggio stesso, uno spettacolo-lezione tenuto da uno dei massimi esperti del tema in Italia.
Marco Belpoliti insegna Sociologia della letteratura e Letteratura italiana all’Università di Bergamo e collabora con La Stampa, L’Espresso e Alias. Tra i suoi libri: La foto di Moro (edizioni nottetempo, 2008), Diario dell’occhio (Le Lettere, 2008), Il tramezzino del dinosauro (2008), Il corpo del capo (2009), Pasolini in salsa piccante (2010), Senza vergogna (2010), La canottiera di Bossi (2011) e L'età dell'estremismo (2014) pubblicati da Guanda, nel 1997 ha curato per Einaudi l’edizione delle Opere di Primo Levi e altre opere postume dell’autore. Belpoliti è tra i fondatori della rivista online www.doppiozero.it
L’ingresso alla conferenza-spettacolo è di 5 euro.