Un San Valentino atipico per la giunta di Brisighella. Nella giornata degli innamorati, un amore politico è definitivamente tramontato: il vice sindaco Dario Laghi ha rassegnato le sue dimissioni al sindaco Davide Missiroli a causa «del dissenso verso le scelte e le azioni politiche messe in atto dalla giunta comunale ed in particolare dallo stesso Missiroli».
Nella sua lettera di dimissioni, Laghi sintetizza i punti salienti di maggior dissenso: l'aumento dell'aliquota Irpef; il trasferimento «frettoloso dell'ufficio tecnico dal palazzo municipale a Villa Rondinini (su cui era in corso una verifica di alienazione, poi sospesa), per far posto alla mostra di un'importante società di attrezzature sportive, mai realizzata, poiché basata su relazioni contrattuali superficiali e non adeguatamente ponderate»; l'atteggiamento definito remissivo del sindaco nei confronti della Provincia sulla delicata questione del Ponte lungo; e l'estromissioni dalle attività del Comune dopo aver rifiutato di fare un altro mandato.
LA LETTERA DI MISSIROLI
Ho appreso mentre ero in Regione per risolvere il problema della rettifica di confine su Rio Coderzi a Zattaglia, con dispiacere via sms, delle dimissione dell’ormai ex-Vice Sindaco Dario Laghi.
Al di là della inusuale modalità (avrebbe potuto aspettare il giorno dopo e consegnarmele di persona) è quanto meno singolare dimettersi a 2 mesi dalla scadenza del nostro mandato amministrativo dopo aver lavorato in squadra per quasi tutti i 5 anni.
Non la prendo come una mancanza nei miei confronti, la ritengo invece una mancanza di rispetto verso le Istituzioni e i cittadini che rappresentiamo.
Non voglio generalizzare ma molti “politici” hanno smarrito in gran parte il senso etico del ruolo di amministrare la “Cosa Pubblica” come servizio alla comunità e al territorio in maniera disinteressata.
Dispiace vedere che anche a livello locale la politica dia esempio che l’immagine personale prevarica il buon senso di trovare insieme le soluzioni ai problemi.
Io credo prima di tutto nell'onestà (anche intellettuale) nei confronti dei cittadini e non sarò MAI un Sindaco che fa del populismo e del clientelismo per avere consenso.
Proprio per questo invito pubblicamente Dario ad un confronto sui punti da lui citati nella lettera di dimissioni ideata probabilmente per enfatizzare mediaticamente, deviante volutamente per toni e contenuti dove si è privilegiato sottolineare le particolarità che “bucano” l’attenzione, senza analizzare la complessità dei problemi.
Non vuole essere un’accusa a Dario, che credo in buona fede, perché, avendo avuto modo di conoscerlo in questi 5 anni, quella non è stata scritta di suo pugno.
Per questo gli chiedo un confronto pubblico, civile e pacato, per ragionare insieme davanti ai cittadini (e non sul web e sui giornali) sulle argomentazioni da lui addotte che riguardano fatti di ordinaria amministrazione.
A parte il caso di Ponte Lungo. Facile parlare adesso che l’opera è quasi compiuta. La sua dichiarazione di pensare oggettivamente che sia merito di una raccolta firme che i lavori siano accelerati e per questo finiscano a fine marzo non rende giustizia all’intelligenza.
È stata una vicenda delicata che ha comportato fitte relazioni non solo con la Provincia ma anche con la Ditta esecutrice affinché il cantiere non saltasse. Mi rifiuto di pensare che un ex-Vice Sindaco possa anche solo pensare che la petizione da lui firmata possa aver in qualsiasi maniera influito sui lavori.
Ringrazio Dario per il lavoro svolto nell’amministrazione perché, quando si fa parte di una squadra, si lavora insieme. Dispiace comunque che abbia fatto questa scelta dettata probabilmente dalla frustrazione di non essere riuscito a sopportare fino alla fine le difficoltà e le pressioni del ruolo di Vice-Sindaco di un Comune bello, vasto ma proprio per questo complesso come quello di Brisighella.
Vista la situazione comunico che mi farò direttamente carico delle deleghe che gli avevo assegnato.