Restyling Arena Borghesi: Conad «frena», il Comune ci crede
«Sull’Arena non abbiamo più notizie, quando e se le avremo valuteremo a quel momento l’opportunità dell’investimento».
Luca Panzavolta, manager di Conad in Romagna, non lascia molti dubbi sull’impegno economico della cooperativa, che nel 2011, all’atto della presentazione del progetto si era impegnata per circa 1 milione di euro, ma i tempi dovevano essere rispettati, invece si sono allungati fino ad oggi, dove non c’è ancora una certezza sull’attuazione del piano.
Sul recupero dell'Arena Borghesi, con l'annessa creazione di un polo per le arti visive nella vicina officina, l'Amministrazione comunale invece non intende tornare indietro.
Il tema del recupero dell'area cinematografica all'aperto, molto sentito e dibattuto a Faenza, è tornato d'attualità già nel novembre scorso. Nello specifico quando il consiglio comunale ha approvato il documento sulla donazione gratuita dell'arena Borghesi e dell'adiacente officina da parte dell'Ausl. L'accordo ratificato nella sera di lunedì 11 novembre dall'assemblea faentina ha sancito di fatto la donazione dell'intera superficie dell'Arena al comune. Come contropartita palazzo Manfredi ha offerto la disponibilità di farsi carico dell'onere economico per l'utilizzo, da parte dell'Ausl, delle aule interne ai Salesiani, sede dei corsi universitari di Infermieristica.
La questione è diventata calda in questi ultimi giorni. Visti i tempi così lunghi da Conad è arrivato un nuovo raffreddamento sul possibile interessamento ad andare avanti sul progetto. Dichiarazioni già espresse («setteserequi» del 23 febbraio 2013) che non scoraggiano l'amministrazione di palazzo Manfredi.
A destare qualche perplessità generale c'è però il realismo economico e finanziario della partita. Per il progetto di restyling complessivo serve infatti 1milione di euro. Risorse che nell'accordo tra Conad e Comune è scritto le debba investire lo stesso gruppo cooperativo. Se quest'ultimo dovesse farsi indietro, l'intervento troverebbe uno scoglio non indifferente nella sua operatività visto che quella somma non è in possesso dell'amministrazione. Di conseguenza tutto il recupero dell'Arena rimarrebbe in stand by mentre potrebbe continuare il ragionamento sull'intervento dell'officina, molto più economico, realizzabile utilizzando la formula del project financing. Se i lavori prenderanno il via, per quanto riguarda lo stabile oggi occupato dall'officina questo potrà essere trasformato a locale bar con la creazione di un'ulteriore sala cinematografica coperta da 99 posti.
La vicenda, si diceva, parte tre anni fa quando Conad ha presentato un'ipotesi di progetto per il restyling del punto vendita dello Stradone. Lavori che comportano alcuni riassetti nella distribuzione degli spazi, circa 300 mq, nell'area dedicata al cinema all'aperto. L'ipotesi progettuale, inizialmente ostentata dagli attuali gestori dell'Arena e da altri soggetti (architetti, cittadini, esponenti politici e associativi), ha così subito un prolungato stop. A far storcere il naso alla comunità faentina è soprattutto il «dover abbattere alberi e verde per fare spazio a banchi frigo».
Ma non solo. Anche lentezze burocratiche hanno avuto gioco forza nell'allungare i tempi. Ad oggi è difficile sapere qualcosa di concreto sulle tempistiche e sulle concrete possibilità che il progetto di riqualificazione dell'Arena cinematografica si realizzino. Voci istituzionali ipotizzano però che questa volta si sarebbe arrivati finalmente a buon punto. (r.iso. m.p.)