Per la rassegna «Protagonisti», mercoledì 12 Battiston sul palco del Masini
Sono due gli elementi principali su cui si basa L’invenzione della solitudine (mercoledì 12 febbraio ore 21 Teatro Masini): un romanzo di successo di uno scrittore famoso – Paul Auster e l'omonimo libro - e un bravo attore che ha riscosso e riscuote consensi in teatro (premio Ubu 2009) e al cinema (David di Donatello e Nastro d’Argento), Giuseppe Battiston. A questi due elementi si aggiungano una grandiosa scenografia, un sapiente uso delle luci e le efficaci musiche di Stefano Bollani, nome non sconosciuto ai più.
Arriva al Masini per la rassegna «Protagonisti» un appuntamento di grande intensità, diretto da Giorgio Gallione. Un monologo dove Battiston ripensa alla presenza del padre nella sua vita, prima della sua morte. Un evento che dal nulla genera conseguenze inaspettate e costringe il protagonista a fare i conti con un padre estraneo e assente, insondabile, algido ed estraniato dal mondo da anni.
Il testo di Auster in molti tratti è vero, atroce e riesce ad essere originale, capace com’è di cogliere squarci di realtà in situazioni che, nella nostra immaginazione ed esperienza, tendono ad essere stereotipate. Colpisce, ad esempio, il racconto della spartizione tra parenti degli oggetti domestici appartenuti al defunto. Nella seconda parte del racconto, i ruoli si invertono e tocca al protagonista riflettere sulla sua esperienza di padre separato, sul rapporto col figlio Daniel, con la sua biografia e col suo essere scrittore.
Ingresso da 11 a 22 euro. Info: 0546 21306 e www.accademiaperduta.it