Centro, come cambia lo shopping, fra chiusure e nuove gestioni

Ravenna | 01 Febbraio 2014 Cronaca
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Il centro si «decentra», almeno dal punto di vista commerciale. Per sfuggire agli esosi prezzi d’affitto di via Cavour e dintorni (che in qualche caso superano i 3mila euro al mese), sono in tanti gli esercenti che dal «centro-centro» si stanno spostando verso le vie laterali, forse meno frequentate, ma più abbordabili. Nuove vie dello shopping si delineano, ad esempio, in via Salara (e traverse), via Argentario e via Fanti e, dall’altra parte del centro, via Corrado Ricci, che da sempre in realtà rileva un buon movimento di clienti e turisti.

LOCALI E RISTORANTI, LE NOVITA’
Sul fronte dei locali e dei ristoranti, invece,  sono Ponte Marino e via Paolo Costa il nuovo «eldorado»: qui in dicembre ha aperto il Mariani Life Style ed entro settembre sarà pronto un nuovo progetto per l’ex ristorante Mariola, recentemente acquisito dai proprietari de I Fanti Michele Giangrandi e Andrea Venturini: «Non voglio anticipare nulla - spiega Giangrandi -. Non si tratta però di un trasferimento: i Fanti restano dove sono e anzi si ampliano». Lavori in corso anche nel centralissimo bar Roma (piazza del Popolo), acquisito dalla proprietaria dell’Osteria dei Battibecchi  e socia del vicino Tazza D’Oro Nicoletta Molducci: «In pratica è in corso la demolizione, vogliamo rifarlo ex novo. Resterà un bar, sfrutteremo la possibilità di mettere i tavolini sulla piazza, ma sarà comunque una realtà distinta dal Tazza D’Oro».
Sul fronte dei locali, bisogna segnalare anche la «dipartita» del Gamba 7 di via Gamba, che nel 2012 era al centro di una serie di polemiche e interventi dei Carabinieri per disturbo della quiete pubblica (si faceva musica dal vivo): sui social network si dice che il gestore Gian Maria De Sterlich si sia trasferito a Londra e che la decisione di chiudere sia connessa proprio a questi episodi.

NEGOZI VECCHI E NUOVI
Parliamo invece di negozi: in via Corrado Ricci a dicembre ha chiuso, dopo oltre 60 anni di attività, lo storico negozio di borse di Gianni Biasoli. Al suo posto, in febbraio, arriverà un’artigiana, Francesca Savini, che attualmente ha laboratorio e showroom di gioielli ispirati all’antica Bisanzio (suoi, tanto per far un esempio, i monili che hanno accompagnato l’abito da sposa ispirato a Teodora di Cristina Rocca)  in via Argirocastro, Conteria Bijeaux: «E’ un sogno che si realizza – racconta -. Qui le clienti mi venivano a cercare, in via Corrado Ricci c’è sicuramente più passaggio». Lì, la Savini trasferirà sia il laboratorio, al piano di sopra, che show room, al piano terra: «Con il signor Biasoli ci siamo subito piaciuti a vicenda. Mi ha detto che le mie creazioni gli ricordano come si lavorava una volta e questo mi ha riempito di orgoglio».
Altro trasferimento «eccellente» è quello dello storico Leonardi Dolciumi da via Salara a via Matteucci: «Si sta molto meglio – spiega Elisa Leonardi, la titolare – qui posso contare su una serie di servizi indispensabili (aria condizionata d’estate, riscaldamento e bagno) e anche su una corte esterna dove quest’estate vorrei organizzare degustazioni da asporto». Il problema principale, in via Salara, rivela, era comunque il prezzo dell’affitto: «Ora spendo quasi la metà, ho più spazio per esporre la merce e sono anche più vicina alla piazza». Al suo posto, dicono i beninformati, potrebbe trasferirsi il negozio di scarpe Fango, ma l’accordo non è ancora stato formalizzato.
Evidentemente non si è fatto intimorire dall’affitto Stefano Mazzoli che il 21 dicembre ha aperto la Panetteria Ferrarese all’inizio di via Cavour, al posto della storica coltelleria Gianola: «Ho un laboratorio produttivo a Lido di Spina e il 30% del mio fatturato lo faccio d’estate. L’idea è investire  a Ravenna (ho intenzione di aprire altri punti vendita) per distribuirlo meglio durante l’anno. Via Cavour è un ottimo biglietto da visita per il pane ferrarese». Ha scelto una location più defilata, via Fanti, Aldo Brigantì, che il 23 novembre ha aperto Benzina, negozio di abbigliamento maschile: «Via Cavour ormai possono permettersela solo franchising o catene: io sono a 30 metri e per il momento sta andando molto bene». (Daniela Verlicchi)
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