I 110 anni della Bcc Romagna Occidentale, il presidente Cimatti: "Disponibile a rimanere"
«Sono a termine di mandato ed è mia intenzione rendermi ancora disponibile, in continuità alle strategie e al servizio delle comunità di riferimento. Io candidato sindaco a Castel Bolognese? Ringrazio chi ci ha pensato, ma declino l’invito, rimango coerente con l’impegno verso la Bcc. In questi giorni festeggeremo i 110 anni, un momento importante non solo per noi, ma per tutto il territorio».
Luigi Cimatti, presidente della Bcc Romagna Occidentale, disegna così il proprio futuro e con soddisfazione analizza il momento dell’istituto di credito. «Chiudiamo bene il 2013, aumentano dell’1,5% gli impieghi, la massa amministrata passa da 585 milioni di euro del 2005 ai 970 milioni di quest’anno, i soci sono oltre duemila (2014, ndr)».
Presidente Cimatti, che valore hanno i 110 anni della banca?
«La nostra banca, come altre, rappresenta il territorio, in questi anni abbiamo sostenuto la comunità e l’economia locale, anche in questi ultimi periodi particolarmente difficili. Aiutare famiglie ed imprese, questa rimane la nostra mission principale. Il fatto che abbiamo una storia lunga alle spalle, non può che essere uno stimolo in più per lavorare meglio. Oggi tocchiamo 9 Comuni, fra l’imolese e la Vallata del Senio, anche in futuro vogliamo rafforzare la nostra identità territoriale. Il nostro compito rimane quello dei fondatori, mantenendo sempre vivi i loro principi morali ed i loro valori etici».
In primavera scade il suo terzo mandato. Che fa, si ripresenta?
«Siamo una cooperativa di credito, quindi i soci hanno l’ultima parola. Occorre rimettersi in discussione e se sarà avvalorata la volontà di perseguire e concretare i valori culturali espressione della Bcc, darò volentieri la mia disponibilità a continuare il lavoro svolto in questi anni».
A Castel Bolognese si cerca anche un nuovo sindaco, dopo la rinuncia di Daniele Bambi. Lei non è interessato?
«Io rimango coerente con l’impegno che ho con la Banca, quindi non sono disponibile a nessuna candidatura in questo senso. Certo, fa piacere se qualcuno ha pensato a me in questi giorni».
Una sua permanenza alla guida della Bcc Romagna Occidentale significherebbe ancora chiusura totale verso una fusione con la Ravenna&Imolese?
«Il mio lavoro, nel caso di un’eventuale permanenza alla guida della Bcc locale, sarebbe in continuità con quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Quindi benissimo collaborazioni e sistema a rete fra le Bcc dei vari territori, ma nessun progetto di fusione od annessione con altre realtà». (m.p.)