Alpi, lunedì 27 nuovo incontro, sciopero e presidio
Ancora nulla di fatto all’Alpi di Modigliana: manca l’accordo tra sindacati e proprietà che ha confermato i 242 esuberi su 560 dipendenti totali. Dopo l’incontro di lunedì 13 gennaio scorso tra sindacati e Rsu, nel tardo pomeriggio di martedì 21 gennaio scorso si sono incontrati in provincia, alla presenza della Regione (rappresentata da Paola Cicognani), impresa, istituzioni e sindacati per trovare una soluzione alla vertenza. L’azienda ha proposto una dilazione degli esuberi in più anni, di cui un centinaio comunque nel 2014 e, in caso di accettazione dell’accordo da parte dei lavoratori, l’utilizzo di ammortizzatori sociali in deroga. Durante la trattativa è stata alzata la buonuscita.
Giovedì 23, a giornale in stampa, si sono svolte le assemblee dei lavoratori che hanno visto al voto un ordine del giorno dove si respinge la proposta dell’azienda di gestione degli esuberi con i criteri aggiuntivi a quella della volontarietà e dei pensionandi (coloro che andranno in pensione nell’arco dei tre anni di mobilità) approvati da Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil territoriali unitamente alla Rsu.
Lunedì 27 gennaio scade la solidarietà e si terrà un altro incontro tra impresa, istituzioni e rappresentanti dei lavoratori in Provincia alla presenza della Regione per ribadire la volontà di utilizzare ammortizzatori in deroga, mobilità volontaria e pensionamenti. In concomitanza, a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione, è stato proclamato lo sciopero dei lavoratori per l’intera giornata con un presidio davanti ai cancelli dalle 10 alle 12.
«Abbiamo ribadito la richiesta di ritirare la procedura di mobilità - spiegano i rappresentanti dei lavoratori - rimarcando fortemente l’utilizzo degli ammortizzatori sociali idonei a questa situazione per scongiurare i licenziamenti e di definire nel contempo un piano di rilancio aziendale».
Christian Fossi
economia@settesere.it
Foto di Raffaele Tassinari