Cab Massari di Conselice, sabato 25 inaugura il biodigestore
E’ tutto pronto per il taglio del nastro alla Cooperativa agricola braccianti Massari di Conselice che sabato 25 gennaio inaugurerà il biodigestore anaerobico da 999 kWe/h di potenza che da metà 2013 produce energia pulita. L’obiettivo è quello di produrre appunto energia elettrica ed è allo studio un progetto per teleriscaldare gli edifici dell’agriturismo, i capannoni aziendali e le abitazioni vicine. Il funzionamento del biodigestore si lega direttamente alla produzione agricola aziendale, con la coltivazione e la valorizzazione di 350-370 ettari coltivati a mais, sorgo, cereali a paglia, ma non solo. Nella razione del biodigestore si impiega anche il letame prodotto dalla stalla (con 370 bovini da latte) per decine di migliaia di quintali di letame annui (60-80 al giorno). Si tratta dell’investimento più importante della sua ultracentenaria storia (fondata nel 1908, ma la dimensione attuale è frutto delle fusioni con quella di Massa Lombarda, nata nel 1890, e di Lavezzola, 1907) e ammonta a circa 5 milioni di euro. La tecnologia utilizzata è quella della Sebigas per il processo anaerobico digestivo e quella della Ab per la produzione di energia elettrica.
La cerimonia di inaugurazione avverrà dalle 9.30 alla presenza di Giuliano Poletti, presidente nazionale dell’Alleanza delle cooperative italiane e di Legacoop, Antonio Patuelli, presidente di Abi e Cassa di Risparmio di Ravenna, Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia Romagna, Lorenzo Cottignoli, presidente di Federcoop Ravenna, di varie autorità locali e altri esponenti della cooperazione. Dopo il taglio del nastro seguirà, per chi è interessato, una visita guidata all’impianto. Dalle 10 alle 10.30 verrà presentato il libro di Fausto Renzi (con prefazione di Lorenzo Cottignoli e Nerio Cocchi), edito dalla coop. Bacchilega di Imola, «Le mani nella terra. La Cab Massari nella storia della cooperazione conselicese (1890-2004)», uscito nelle scorse settimane. Dalle 10.30 alle 12 seguirà un dibattito con Patuelli e Poletti.
L’iter autorizzativo del biodigestore è iniziato a fine 2011 e il 25 maggio 2012 sono iniziati i lavori. Il 14 dicembre 2012 era pronto a produrre, ma l’avvio a regime è avvenuto a fine aprile 2013 dopo un periodo di rodaggio. Nei primi mesi in funzione (maggio-dicembre) ha prodotto circa 7.000 MegaWatt.
«Abbiamo raggiunto un ottimo mix tra coltura dedicata e razione giornaliera di letame con 60-80 quintali al giorno - illustra il direttore generale Luciano Pula -. Questo rende il biodigestore sicuramente efficiente. Per farlo funzionare al meglio servono tre fattori: una biologia perfetta, una buona materia prima e un paio di bravi addetti, individuati tra i nostri soci. Le motivazioni che hanno portato la cooperativa ad optare per questa scelta non sono solo di natura economica. La valorizzazione del biogas è una risorsa che contribuisce in modo ecosostenibile allo sviluppo economico, agricolo e rurale. Inoltre stiamo studiando la fattibilità economica di un progetto per utilizzare al meglio il calore prodotto».
La Cab Massari gestisce circa 2.500 ettari di terreno (nei comuni di Conselice, Massa Lombarda, Medicina e Argenta) e dà lavoro a 124 persone (92 soci, 21 non soci, 8 impiegati e 3 operai fissi) e distribuisce 2,4 milioni di euro tra salari e contributi. L’andamento del 2013 «è stato caratterizzato da alti e bassi in tutti i settori, con un aumento di gasolio, concimi e fitofarmaci - spiega il direttore -. Ciononostante chiudiamo l’anno, anche grazie alla produzione di energia elettrica, senza sofferenze».
Scendendo nei dettagli, «nei cereali l’andamento è stato positivo dal punto di vista della resa con 67 quintali per ettaro, mentre il prezzo si è abbassato rispetto a 12 mesi prima - continua Pula -. Le altre colture sementiere, nonostante qualche difficoltà nelle semina causa le abbondanti piogge, sono andate discretamente, mentre l’erba medica ha subito danni enormi col maltempo, come anche tutte le colture orticole che però hanno avuto buone performance. I vigneti hanno avuto buone rese, ma nella commercializzazione il prezzo è e sarà inferiore rispetto all’anno record del 2012. Le pesche sono iniziate bene, ma hanno finito malissimo; nelle pere abbiamo avuto una produzione elevata, ma con pezzatura più piccola e quindi con minor introito. Insomma, tutto il frutticolo ha vissuto alti e bassi».
Dopo i continui investimenti degli anni passati, la stalla con circa 370 bovini da latte ha ottenuto performance migliori che in passato. «Nel 2013 siamo entrati nell’Alta qualità Granarolo - analizza il direttore - e i premi hanno risollevato un po’ l’andamento. Siamo ancora in perdita nel settore, ma abbiamo intrapreso la strada giusta».
Per quanto riguarda l’agriturismo nel 2013 sono aumentati pasti e fatturato (che si attesta su 840mila euro), mentre la caccia è stata penalizzata dall’aviaria ed è in calo la pesca. Continuano gli investimenti nel miglioramento tecnologico («ogni anno spendiamo mediamente 5-600mila euro») per diminuire i costi improduttivi.
Christian Fossi
economia@settesere.it
Le foto di Roberto Beretta