«Luisa Miller» apre la stagione lirica del Teatro Alighieri
Dopo l'anno verdiano il Teatro Alighieri continua a dedicare spazio al compositore di Busseto: se con la Trilogia erano stati analizzati i rapporti di Verdi con Shakespeare, con il melodramma «Luisa Miller» in programma venerdì 24 (ore 20.30, in replica domenica 26 alle 15.30) si punta invece su quelli con Friedrich Schiller. L'opera con cui l'Alighieri apre la stagione lirica si può considerare di transizione tra la fine del primo periodo verdiano, legato alla celebrazione di eventi grandiosi, e il secondo dove Verdi affronta la rappresentazione degli individui e delle emozioni e dove sono già delineati caratteri come quello di Violetta di Traviata e di Iago nell'Otello.
Una storia di amore, intrigo e veleno così il librettista Cammarano aveva infatti titolato i tre atti, dove, dalla serenità del primo, si è progressivamente condotti alle visionarie allucinazioni dell’ultimo, con le sue tenebre rotte sullo sfondo da una chiesa illuminata per una cerimonia disattesa e, in primo piano, il tragico binomio amore-morte. Lungo questo percorso la trama s’ispessisce in un arco che, dal duetto di Walter e Wurm (L’alto retaggio non ho bramato) e, attraverso il quartetto a voci sole (Presentarti alla Duchessa), va alla scena della lettera di Luisa, fino alla conclusione con la celebre aria di Rodolfo (Quando le sere al placido).
«Luisa Miller» è un’opera nuova, per vocalità, scelte drammatiche e ricerche espressive. Con questo melodramma, Verdi intraprende un cammino tutto personale, intriso di severe richieste interpretative, che lo porterà a consegnarci un tessuto musicale di bellezza purissima, la cui prima perla in ordine d’ascolto è la celebre sinfonia. Il personaggio di Luisa è uno dei più ostici del repertorio verdiano, sul doppio versante esecutivo ed interpretativo
La messa in scena del nuovo allestimento, coprodotto dai Teatri di Piacenza, Ferrara e Ravenna, è stata curata da Leo Nucci. Al suo fianco Stefano Rinaldi e Maria Grazia Cervetti per la realizzazione delle scene e Alberto Spiazzi per i costumi. Sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini – un filo rosso che unisce tutti i titoli della stagione - il maestro Donato Renzetti, mentre il Coro del Teatro Municipale di Piacenza è preparato da Corrado Casati. A dar voce ai personaggi dell’opera i giovanissimi solisti, età media 25 anni, selezionati dallo stesso Nucci durante l’ultima edizione del concorso Voci Verdiane di Busseto. (e.nen)
Biglietti: da 14 a 45 euro. Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org