Tassa sul gioco d'azzardo: i sindaci scrivono ai vertici Pd
Fabrizio Matteucci e Daniele Manca, rispettivamente sindaci di Ravenna e di Imola, hanno scritto una lettera indirizzata a Matteo Renzi, Roberto Speranza ed Enrico Zanda per chiedere una tassa sul gioco d'azzardo al posto della stangata dell'Imu.
"Carissimi - scrivono i primi cittadini nella lettera - ci rivolgiamo al segretari nazionale del PD e ai massimi rappresentanti del gruppo PD nei due rami del Parlamento.
La questione che poniamo alla vostra attenzione è quella, arcinota, della inaudita stangata-Imu, il prelievo che colpirà a breve i cittadini a meno che non si decida di dare corso a una proposta di buon senso dell'Anci Emilia-Romagna: quella di applicare una una tantum sul gioco d’azzardo.
Ebbene, per respingere tale proposta il Governo sta accampando pretesti a dir poco imbarazzanti.
Secondo le argomentazioni che filtrano dal Ministero dell'Economia non si può fare perché la stangata Imu assicura entrate nel 2013 e non può essere compensata con introiti che arriverebbero nel 2014. Come, come, come? Ma siamo già nel 2014!
Delle due l'una: o è un argomento che non sta in piedi o c'è una manina che ha blindato le cose con artifici che rendano inevitabile la stangata Imu. Non c'è niente da fare, si sente l'odore di molti soldi che girano e la puzza delle lobby.
Se fosse così saremmo di fronte ad una violazione della sovranità del Parlamento.
La posizione favorevole al nostro emendamento del Ministro del Rio e la dichiarazione favorevole di Stefano Bonacini nel Governo stanno soccombendo.
Ed è per questo che ci rivolgiamo a Voi affinché i Gruppi Parlamentari del PD presentino l'emendamento no IMU + si TASSAZZARDO.
Il Ministro Delrio e la segreteria nazionale del PD per voce di Stefano Bonaccini hanno detto che sono favorevoli alla tassa sul gioco d'azzardo al posto della stangata Imu.
Nel Governo sta prevalendo la linea opposta.
Ora si tratta di passare dalle parole ai fatti.
Il filo della buona politica porta in un’unica direzione senza se e senza ma, anche per cominciare a riscattare le porcate fatte in questi anni sul gioco d'azzardo.
Se perderemo questa battaglia dovremo seguire il filo dei soldi, delle lobby e dell'assetto delle proprietà delle società che gestiscono il gioco d'azzardo.
In attesa di una vostra positiva e sollecita risposta inviamo i nostri più cordiali saluti".