Sfide 2014, Pirazzini (Uisp): «Prezzi contenuti per promuovere attività sportiva, salute e benessere»
E’ nei momenti difficili che la necessità va trasformata in virtù. Così il comitato Uisp della Bassa Romagna, l’ente di promozion sociale e sportiva attivissima nel comprensorio lughese, si propone di superare il periodo di magra andando incontro agli iscritti con proposte a basso prezzo. Ma non mancano le soddisfazioni: la nuova palestra lungo via Piratello funziona a gonfie vele e il comitato locale è diventato ufficialmente il punto di riferimento per il beach tennis in Italia.
La crisi ha inciso sul numero dei tesserati?
«Il numero dei tesserati, dopo un trend di crescita che ci ha accompagnati fino allo scorso anno, quando abbiamo registrato 14mila iscritti alla Uisp, si è assestato nel 2013 a quota 13mila: credo sia un calo fisiologico dopo tre o quattro anni di impennata. Una cifra comunque enorme, considerato che siamo il comitato territoriale con più iscritti in Italia».
I tesserati spendono meno?
«Si, gli stessi tesserati spendono meno ed è calata la frequenza ad alcune attività. Il nostro è un ente di promozione sportiva e sociale, per questo risente della crisi che attraversa le famiglie del territorio. Tutti hanno rinunciato a qualcosa: chi frequentava i tre corsi di nuoto invernali in piscina, ad esempio, ora ne frequenta solamente due e magari preferisce saltare quello nei mesi più freddi, tra gennaio e marzo».
Il settore più in difficoltà?
«E’ il nuoto: è quello che mconta più praticanti e che ha subito la contrazione maggiore».
E la nuova palestra lungo la Piratello a Lugo?
«E’ la principale novità del 2013, che ha dato buonissimi risultati. Abbiamo avviato l’attività in società con l’associazione Centro studi danza e ci dividiamo gli orari e le attività nella stessa struttura. La crisi delle palestre e i fallimenti di altre attività hanno avvicinato nuove persone a questa struttura. Qui non vi sono macchinari e attrezzi fissi per fare esercizi come altrove: in questi spazi vengono condotte attività a corpo libero, dalla ginnastica alla danza, dallo step alla fit-boxe. Per questo abbiamo costi di manutenzione piuttosto limitati e possiamo mantenere prezzi molto bassi».
Quest’anno partirà una tappa del giro d’Italia dal centro di Lugo. Secondo lei, questa iniziativa avrà ricadute positive sul mondo del ciclismo locale?
«Il Giro avrà una ricaduta positiva se verrà interpretato nella giusta maniera: se verrà dato spazio ai soggetti e alle associazioni del territorio, alle competenze locali, potrà costituire una bellissima vetrina per la città e non solo. Peccato che non si tratti di un arrivo, ma solo di una partenza. Tuttavia, portare il traguardo a Lugo avrebbe comportato costi enormi. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte. Il ciclismo targato Uisp, a differenza di altri sport, non ha subito flessioni e il triangolo tra Faenza, Imola e Ravenna, con Lugo al centro, rimane la zona con la maggiore concentrazione di cicloamatori in Italia».
Cosa spera che porti il 2014?
«La speranza è quella che le famiglie si avvicinino sempre di più allo sport con meno timori di tipo economico. Spesso lo sport viene considerato come un bene di lusso, una spesa di cui ci si può privare. In realtà è una fonte di benessere. Noi proponiamo attività dedicate a tutti, con costi contenuti. La Uisp viene ricordata per le discipline sportive, ma la nostra è un’attività sociale a tutto tondo: lo testimonia l’impegno dedicato agli anziani, agli extracomunitari e più in generale al welfare».
Le principali novità in vista?
«La Uisp regionale ha affidato al comitato Uisp della Bassa Romagna il ruolo di capofila nel campo dei beach tennis (racchettoni) in Emilia Romagna e, di fatto, in Italia. Un riconoscimento che premia 11 anni di attività in un settore in continua espansione. E porteremo avanti il nostro proposito, ovvero garantire a tutti l’oppportunità di faresport a costi contenuti. I costi aumentano per tutti, anche per noi, ma cercheremo di mantenere le tariffe invariate».
Come procede il processo di avvicinamento tra le Uisp della Bassa Romagna, di Ravenna e Imola/Faenza?
«Abbiamo dato vita ad un campionato romagnolo di calcio amatoriale. Questo va in questa direzione. L’idea è quella di sviluppare nei prossimi mesi altre attività in comune con gli altri comitati».
Samuele Staffa
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