L’ad Cirone: «Nuovi prodotti e mercati, la Stafer torna a crescere»

Dopo un 2015 positivo nel complesso ma che aveva registrato un sensibile calo di fatturato, la Stafer di Faenza (che produce sistemi e soluzioni per movimentare avvolgibili) torna a crescere e nel 2016 toccherà gli 11 milioni di fatturato grazie a nuovi prodotti e mercati. Stabile l’occupazione, intorno alle 70 unità.
«Siamo molto soddisfatti, specie considerando che lavoriamo in un settore molto delicato come quello dell’edilizia che, come noto, non gode di ottima salute - illustra Sara Cirone, amministratrice delegata di Stafer -. Assistiamo ad una leggera crescita in Italia e l’attuale stabilizzazione politica in Magreb, seppure ancora precaria, sta aiutando le nostre esportazioni».
Il 60% delle vendite di Stafer è nel mercato italiano, mentre il restante 40% all’estero. «Il Nord Africa è il nostro mercato estero di riferimento e, dopo anni complicati, qualcosa si sta muovendo - continua la manager -. Nel 2016 abbiamo ampliato azioni di sviluppo commerciale verso l’alta penisola arabica e in altri Paesi africani con alcuni avamposti. Tra gli altri presenti in cui siamo presenti c’è un po’ di Europa, l’Australia e le isole francesi di tutti i conteninenti».
Dopo aver lanciato nel 2015 il motore elettronico per avvolgibili, tra le novità 2016 ci sono diverse soluzioni di prodotto, sintomo di una dinamicità aziendale da sottolineare in una Pmi. La «Venice System» è una tapparella orientabile che viene venduta all’estero come offerta completa di chiusura del foro architettonico, nel 2027 in previsione l’uscita di un meccanismo elettronico che cambia automaticamente l’apertura delle tapparelle orientabile e frangisole a seconda del sole, migliorando il bilancio energetico dell’edificio. 
Un’altra novità decisamente interessante è «Sistema Serranda» automatica per negozi, abitazioni, garage e centri commerciali. «Essendo il nostro un settore maturo, stiamo riposizionando l’azienda verso la gestione della luce naturale - spiega Cirone -. Dopo oltre 50 anni (è nata nel 1960, ndr) abbiamo deciso di spingere l’acceleratore sull’innovazione e sull’automatizzazione delle nostre soluzioni e una nuova offerta all’estero, con una nuova gamma che si affianca agli storici accessori per tapparelle. Questo ci permette di avere un catalogo completo che può competere con altre aziende estere valorizzando il nostro Made in Faenza e la cura nell’assistenza del cliente.  Ora che abbiamo raggiunto un buon livello di efficienza e siamo una realtà solida puntiamo a consolidare pur in tempi di crisi la nostra posizione competitiva».
Nel 2017 gli obiettivi sono «rafforzare le esportazioni e la nuova visione. Ci aspettiamo molto dal lancio della nuova serranda».
Stafer sta lavorando anche sul nuovo report integrato per comunicare a tutti gli stakeholder il proprio modello di business: «Le risorse umane hanno un ruolo centrale nella nostra idea d’impresa - conclude Cirone -. La nostra visione di azienda è come una comunità. Tra le tante attività che facciamo, da anni organizziamo open day molto partecipati, progetti verso i ragazzi, orto aziendale e rassegne culturali con documentari e teatro sociale. Inoltre abbiamo lanciato la Stafer Card con 80 convenzioni tra gli esercizi locali proposti direttamente anche dai dipendenti».

Christian Fossi