Letture, «gite», giochi e musica per le Feste
I protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura della nostra Romagna raccontano regali, musiche e giochi per le festività.
Giuseppe Bellosi
«Quest’anno non consiglio un libro, ma un luogo, uno dei luoghi più belli e accoglienti della Romagna. Consiglio di fare una visita alla bottega Bertaccini a Faenza, non lontano dalla piazza, in corso Garibaldi 4. La Bottega, come recita l’insegna, propone ‘Libri e arte’: potrete trovare libri di storia locale romagnola, molti dei quali fuori catalogo e d’antiquariato, libri d’arte con particolare attenzione per la ceramica. E, se volete fare o farvi proprio un bel regalo, potete acquistare una o più xilografie (tratte dalla famosa rivista faentina degli anni ’20, Xilografia, diretta da Francesco Nonni) o una delle opere d’arte esposte nella galleria. C’è anche un angolo per il caffè, che l’ospitale proprietario, Renzo Bertaccini, vi offrirà con signorile cortesia. Buon Natale».
Gene Gnocchi
«Quest’anno consiglio a tutti un nuovo gioco in scatola. Si chiama Il piccolo esodato ed è un gioco di società molto adatto al clima delle feste. Consente di calcolare l’età pensionabile, c’era già l’anno scorso ma ne hanno fatto un bel gioco per tutta la famiglia. Lo consiglio davanti al caminetto, per riscaldare l’inverno».
Maria Pia Timo
«Cosa regalo a Natale? Per una comica, una che di mestiere dovrebbe saper trovare un’ottica divertente in ogni occasione, questo Natale è una gara dura. Tra Aleppo, Berlino e le nostre strade che si riempiono di gente in fuga, ti viene da pensare che Babbo Natale abbia voglia di restarsene tra le mandrie di renne quest’anno. Quindi, cosa vuoi... sobrietà, pochi doni, specie ai piccoli, solidali o presi presso Emergency o altre stimabili onlus e tanto ottimismo, da regalare a tutti, perché senza quello, con ‘ste notizie dei Tg, il futuro prossimo sembra più duro di un torrone».
Claudio Casadio
«Natale non è Natale se non c’è una colonna sonora adatta: per Claudio Casadio, attore ravennate che da anni calca i palcoscenici spaziando da lavori per bambini al film L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, Natale è rappresentato dalla canzone Tu scendi dalle stelle, la ascolto sempre con tenerezza perché mi ricorda i Natali della mia infanzia: la cantavo sempre quando ero piccolo. Devo dire che poi sono molto affezionato alla filastrocca Tutti vanno alla capanna a vedere cosa c’è che insegnavamo alle mie nipoti quando erano piccole. Adesso, anche se hanno 30 anni continuo a chiedere loro di dirmela. Ci sono affezionato».
Alessandro Fabbri
Lo sceneggiatore delle serie tv di Sky 1992, 1993, In treatment Alessandro Fabbri: «Per le feste vado molto sul classico, uno dei rari momenti in cui sono tradizionale e quindi scelgo una play list dei canti di Natale. Penso a Merry Christmas di Frank Sinatra. Mi piace orientarmi verso canzoni degli anni ‘60, epoca che non ho mai vissuto. Da quando vivo a Roma faccio Natale in due round: uno a Roma con gli amici e la fidanzata, l’altro a Ravenna con la famiglia. Ho sempre pensato che fare regali fosse una rottura, ma adesso sto riscoprendo il piacere di farli e di riceverli. Prendermi un pomeriggio per andare a sceglierli è un lusso, fa già parte delle vacanze. Solitamente mi piace scegliere libri».