Sette nuove funzioni per l'Unione Romagna faentina, dall'istruzione ai lavori pubblici
L’Unione dei comuni si rafforza «assorbendo» sette funzioni che erano in capo ai Comuni: entrate tributarie, politiche europee, istruzione ed infanzia, controllo e coordinamento del gruppo pubblico locale, demografia e statistica, lavori pubblici e segreteria.
Tra lunedì 19 e martedì 20 il consiglio comunale faentino, infatti, approverà ben sette conferimenti di sue funzioni, oggi gestite da propri uffici, all'ente. Un passaggio propedeutico alla definizione, entro la fine del prossimo anno, di tutti i servizi e le funzioni amministrative dei sei comuni della Romagna faentina (Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo). Sette conferimenti che porteranno 154 dipendenti oggi a libro paga del Comune a diventare dipendenti di fatto dell'Unione della Romagna faentina.
Questa decisione di riordino territoriale è partita nel 2009 con la sottoscrizione tra le realtà collinari (Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme) di una prima Unione intercomunale a tre. Un nuovo organismo di secondo livello amministrativo, quindi con rappresentanti non eletti direttamente ma nominati dagli stessi Comuni, nato dalle ceneri della Comunità Montana dell'Appennino faentino che ha successivamente preso la strada dell'inclusione anche verso la pianura. Da qui l'iter di allargamento è infatti proseguito. Tutti e sei i Comuni, nel 2011, hanno approvato, nei loro consigli comunali lo statuto dell'Unione della Romagna faentina. Passaggio necessario affinché il 1 gennaio 2012 potesse nascere questa nova realtà a sei. L'Unione è formata da una giunta e da un consiglio. L'esecutivo è composto dai sei sindaci dei Comuni, con presidente stabilito per statuto nella persona del primo cittadino di Faenza. Gli altri cinque primi cittadini acquistano invece la funzione di assessori. Il consiglio è composto da alcuni consiglieri comunali delegati da ogni singola realtà amministrativa.
Negli ultimi sette anni le funzioni svolte dall'Unione per tutti e sei i comuni del territorio sono dieci (stazione unica appaltante, ragioneria, urbanistica ed edilizia, servizi sociali, promozione turistica, sicurezza sul lavoro, gestione e amministrazione del personale, sportello telematico, informatica e Protezione civile). Altre 16 sono invece gestite, fino ad oggi, tramite convenzioni miste tra i comuni ma non nella loro interezza territoriale da Solarolo ai confini tosco-romagnoli. Si va dalle politiche abitative alla comunicazione istituzionale passando per il verde urbano, polizia locale e amministrativa, piano delle attività estrattive, difensore civico, custodia e ricovero cani, assistenza zooiatrica, catasto, tributi, manutenzione della viabilità, statistica arrivando fino al servizio di valutazione d'incidenza, Urp e consulenza geologica. Con l'appuntamento d'inizio settimana le funzioni sotto controllo e gestione diretta del «super Comune della Romagna faentina» diventeranno in totale a 17.
(Riccardo Isola)