A tre anni di distanza dalla sua operatività il bilancio del piano sosta, almeno dal punto di vista dei numeri e degli incassi, cresce progressivamente. Dal 2014 al 2016, infatti, le statistiche di Movs, la realtà gestrice del piano della sosta per conto del Comune di Faenza, fotografano un incremento dell'utilizzo degli stalli a pagamento posti all'interno delle mura cittadine. Ma non solo. Di pari grado cresce l'introito finale corrisposto per il parcheggio ma scende il numero delle infrazioni registrate ed emesse.
DA DOVE ARRIVANO GLI INCASSI
Nel 2014 nelle case di palazzo Manfredi per la sosta in centro sono finiti 1.015.630 euro, l'anno successivo 1.052.603 euro mentre quest'anno, con dati fino al 31 ottobre, sono già arrivati 1.127.215 euro. In termini percentuali l'incremento è stato rispettivamente del 4% dal 2014 al 2015 ed è del 7% per il 2016. Di questi se nel 2014 dai parcometri si ottenevano oltre 811mia euro e dagli abbonamenti quasi 205mila, nel 2015 la situazione vedeva per la prima formula incassi di 847mila euro mentre dagli abbonamenti ne arrivavano 205mila euro. Stessa fotografia la si può fare per questo 2016 con 917mila euro provenienti dai parcometri mentre oltre 210mila euro arrivano dagli abbonamenti.
Per quanto riguarda le altre forme di pagamento della sosta (taki time, tessere ricaricabili, carte di credito, app, e-park) queste sono passate dai 12mila euro del 2014 ai 25mila del 2015 fino ad arrivare agli attuali quasi 40mila euro. Una scelta rivolta alla fruibilità multimediale che come si vede cresce anno dopo anno. Infine gli abbonamenti sottoscritti on line sono cresciuti dell'11% dal 2014 al 2015 e oggi sono al +14% nei confronti dell'anno scorso.
DOVE E QUANDO SI PARCHEGGIA DI PIÙ
In questi tre anni sono stati staccati 2.826.847 biglietti per la sosta dai parcometri. Nel 2014 sono stati 939.050, l'anno scorso 935.255 mentre quest'anno siamo a 952.542. Questo ha fruttato in totale, dal 2014 al 2016, 2.575.843 euro. La città, nella sua fase iniziale e fino a metà di quest'anno, era suddivisa in tre fasce. Quella più costosa, la zona A, più vicina al centro, è quella che si mantiene sugli stessi numeri. E' passata dai 437.531 biglietti del 2014 ai 429.857 del 2015 fino ad arrivare agli attuali 434.191. La zona B, quella di costo intermedio, è passata dai 166.211 biglietti rilasciati due anni fa ai 167.717 dell'anno scorso mentre la zona C, quella più distante dal centro, ha visto i numeri passare dai 335.308 del 2014 ai 337.681 del 2015. Da metà anno le zone B e C, per volere dell'amministrazione sono state accorpate in un'unica. Questa fusione ha portato all'elargizione di 518.351 biglietti. La media del costo del biglietto è passata dagli 0,95 centesimi nel 2014 all'euro del 2015 fino ad arrivare a 1,05 euro di quest'anno.
Per quanto riguarda i giorni il 2016 dimostra come non ci sia una grande differenza della fruizione della sosta in centro. Un livellamento costante che invece non c'era nei due anni precedenti dove i giorni di mercato (martedì, giovedì e sabato) vedevano numeri superiori di biglietti emessi rispetto agli altri. La curiosità è che anche la domenica, in media quasi 2.400 persone pagano quando il piano sosta non è attivo.
CALANO LE MULTE
Il capitolo multe segna un andamento altalenante. Passate dalle 4.417 del 2014 si è cresciuti fino a 4.829 dell'anno scorso arrivando alle odierne 4.268. Dall'agosto 2015 le multe sono pagabili direttamente on line. Queste sono state sanate in 149 unità nel 2015 mentre oggi siamo a 860. In percentuale la variazione è stata del 9% nel 2015 e del -12% quest'anno.
Riccardo Isola