Il Bursôn dell’Uccellina è la Juve de Il Bagnacavallo: vittoria alla cieca con Amarone, Barolo, Montepulciano e Taurasi
Non c’è storia. In gergo calcistico si direbbe che non c’è nemmeno partita. Il Bursôn etichetta nera 2011 della Tenuta Uccellina ha ancora una volta stracciato i diretti, e che diretti, avversari nell’ultima partita di ‘A che punto siamo?’. Una sorta di torneo o campionato a fasi eliminatorie tenutosi nel corso dell’anno tra tutti i produttori, quindi vini, di origine ‘bursôniana’ e che ha portato il vino della famiglia Rusticali a raggiungere la fase finale scontrandosi contro big nazionali.
Nella serata di martedì scorso si è arrivati alla finalissima. Il vino prodotto da uve Longanesi si è così dovuto confrontare con alcuni dei migliori testimoni enologici italici. Sul campo, anzi sulla tavola, della cena finale organizzata dal Consorzio bagnacavallese nel ristorante All’Infinito, il Bursôn 2011 ha battuto, con ampio distacco, top player del calibro del Barolo Docg dell’azienda Sordo Giovanni di Castiglione Felletto (Cn), Amarone della Valpolicella Docg dell’Azienda Monte Tondo di Soave (Vr), Taurasi Docg del Viticoltore Terredora Di Paolo di Montefusco (Av) e Nobile di Montepulciano Docg della Fattoria Palazzo Vecchio di Siena.
La partita non è stata semplice. Dopo un primo tempo di studio e attendismi, il colpo vincente è arrivato sul finale. Al palato, tutti e cinque i vini hanno infatti giocato una partita tiratissima tra gentilezze tanniche, surmaturazioni (parziale appassimento dell’uva sulla pianta, che viene raccolta in ritardo per ottenere una maggiore concentrazione di zuccheri negli acini, ndr) efficacemente ruffiane e consistenze aromatiche complesse ma mai scontate e banali. Il gol della vittoria, per il Bursôn è arrivato sullo scadere. Un’apertura lunga e vincente che ha permesso all’equilibrio tra acidità, freschezza e corpo della Bassa Romagna di esaltarsi in progressioni verticali vincenti e convincenti. Il risultato finale, ottenuto dai voti di una giuria di giornalisti e dal pubblico, è stato decretato da una pletora di ben 120 arbitri. Il vino firmato Uccellina si è così portato a casa, per la terza volta consecutiva, lo scudetto del vino con un punteggio di 89,84. Al secondo posto distanziato di oltre tre punti è arrivato il Barolo (86,51) mentre l’Amarone si è fermato al terzo posto con 85,56. Quarto il Taurasi con 85,52 mentre il vino Nobile di Montepulciano è giunto quinto con 84,03.
Ora non si aspetta altro di sapere chi, nel 2017, tra gli altri produttori riuscirà a battere quello che ormai viene definito come il vino «Juventus» della Bassa Romagna.
Riccardo Isola