Ballottaggio, De Pascale a confronto con stampa e cittadini: "Si al Referendum, polo chimico, turismo, università, sociale le priorità"
"Votero' sì al referendum costituzionale, ma una campagna così lunga non l'avrei impostata. Priorità alla discontinuità rispetto al passato. Nomi per l'eventuale giunta? Nessuno, anche per scaramanzia". Michele De Pascale, candidato sindaco del centrosinistra ravennate, si è sotto posto per due ore ieri sera alle domande di giornalisti e cittadini. Ne è uscito "cotto" dalla stanchezza, ma non bruciato dalla "graticola" a cui si era sottoposto. Alla fine è stato un confronto interessante, ad una settimana dal ballottaggio con Massimiliano Alberghini, candidato del centrodestra, De Pascale ha ribadito di condividere la scelta delle liste sconfitte (Sutter e Guerra) di lasciare libertà di coscenza per il voto di domenica 19, mentre ha criticato l'avversario, sostenendo che sul fronte delle proproste concrete è molto debole.
I temi principali affrontati: turismo, porto, urbanistica, sociale, centro storico, rifiuti/Hera, darsena, Università e crociere.
Il primo punto è il turismo, con i profondi distinguo rispetto alla governo Matteucci su Marina: "E' stato sbagliato demonizzare il modello di divertimento di quella località. Con noi meno burocrazia per fare eventi. Ogni lido avrà una sua destinazionae specifica secondo le singole peculiarità". Confermata l'idea del beach stadium e un punto d'eccellenza della vela a Marina, a Lido di Dante invece turismo naturista.
Porto. "Scavi ai fondali entro la fine dell'anno. Strade del retro porto da recuperare, ma sono tutte a carico del Comune adesso, cercheremo finanziamenti dallo Stato". Il nuovo presidente Ap "competente, se di Ravenna meglio, ma non indispensabile".
Polo chimico. "Spero che il governo spinga Eni a cambiare indirizzo rispetto al polo ravennate. Noi non molleremo un centimetro, lo sviluppo dell'economia locale parte proprio dal rilancio del polo chimico, non si possono fare altri passi indietro. Il nodo Versalis è centrale".
Urbanistica. "Nei primi mesi di mandato, in caso di elezione, faremo un nuovo Poc per azzerare il consumo di nuovo suolo pubblico. Puntiamo su rigenerazione e riqualificazione".
Rifiuti/Hera. "I sindaci romagnoli tornino a governare la multiutility, le scelte fatte dal management di Hera hanno prodotto risparmi, ma in modo sbagliato, abbassando fino al caos di Ravenna il livello dei servizi. E' inaccettabile".
Università. "Nella visione di città futura è un tassello centrale, ma non può essere generalista. Abbiamo bisogno di forte specializzazione connessa al nostro sistema delle imprese".
Sociale. "I servizi torneranno in campo al Comune entro fine anno, così potremo migliorare la gestione e l'offerta, non sarà un passaggio semplice".
Cultura. "Riorganizzeremo gli enti culturali, ce n' bisogno; e aggiorneremo la politica delle convenzioni". (m.p.)