Il tribunale amministrativo regionale dell'Emilia Romagna ha respinto il ricorso del raggruppamento di imprese guidato dalla cooperativa Ciclat di Ravenna che chiedeva l'annullamento dell'assegnazione del servizio raccolta rifiuti in provincia al consorzio milanese Ambiente 2.0, risultato vincitore sui ravennati nella gara d'appalto bandita da Hera. Il Tar ha dichiarato il ricorso inammissibile, le motivazioni verranno depositate tra una ventina di giorni.
Fornitori del servizio nei diciotto comuni (appalto biennale da 40 milioni di euro in totale) restano quindi i lombardi, operativi dal 16 aprile e cioè da quando sono cominciati i disservizi testimoniati dai cumuli di immondizia attorno ai cassonetti e nei ritardi del ritiro.
Toccherà ora alla multiutility a dover prendere una decisione: dopo aver avviato la procedura per le presunte mancanze nel servizio, dovrà decidere se queste sono da ritenersi sufficienti per la rescissione del contratto. Nei prossimi giorni è in programma l'esame del piano di riordino presentato da Ambiente 2.0.