Volley Superlega, prima Milano e poi Modena: due sfide "nobili" per la Consar
Marco Ortolani
Mentre scriviamo i tre «europei» della Consar sono già rientrati, mentre i due «americani» lo hanno fatto nelle ore successive, appena in tempo (e Alonso forse neanche) per disputare la gara infrasettimanale contro Sora, che apre il 2020 di Superlega, e che si è disputata a giornale chiuso. Allo sloveno Kovacic, al bulgaro Grozdanov e al belga Verhees l’impresa non è riuscita. Slovenia e Bulgaria hanno vinto il proprio girone, ma hanno ceduto in semifinale a Francia e Germania. Gli sloveni, contro la Francia, hanno addirittura dissipato un vantaggio iniziale di 2-0, mentre la Germania è passata più facilmente sulla Bulgaria, ma poi ha deluso il proprio pubblico, cedendo ai francesi che sono così qualificati per i Giochi di Tokyo con la loro nazionale guidata da Laurent Tillie, con tante facce note al volley italiano e ravennate in particolare (Tillie e Toniutti, fra gli altri). A Vancouver i canadesi hanno sfruttato vittoriosamente il fattore-campo, ma nella sfida decisiva con Cuba (Portorico e Messico sono rimasti ai margini, come da pronostico) i caraibici conducevano 2-0. Curiosa l’avventura di Dominico Speek, vice allenatore della Teodora, che si è sottoposto alla levataccia nel cuore della notte per seguire in tv la nazionale di cui è stato capitano, ma sul rassicurante punteggio è… andato a dormire, perdendosi la rimonta del Canada. Coinvolti poco Alonso e Vernon Evans, rimasti a lungo in panchina.
Dopo la partita contro Sora, la Consar domenica andrà a Milano per affrontare una formazione che, nel corso del campionato, si è rivelata in grado di associare il suo nome a quello delle quattro favorite principali, in mezzo alle quali si è inserita anche in classifica. All’andata la squadra di Piazza fu brutale, con una prova spaziale, soprattutto al servizio, di Nimir Abdel Aziz. Quei tempi però sembrano passati: la Consar (che indosserà ancora la maglia con il logo «Dante 2021») ha preso le misure anche degli squadroni e per due volte li ha portati al quinto set (Civitanova e Trento). E quando Bonitta dice che «nel girone di andata ci siamo meritati tutti i punti che abbiamo e, anzi, abbiamo qualche rammarico perché un po’ di inesperienza non ci ha fatto sfruttare bene alcune occasioni» si riferisce probabilmente anche a gare «chiuse» dal pronostico come quelle.
A questo proposito, è interessante anche la gara infrasettimanale in programma mercoledì 22 gennaio: per i quarti di finale di Coppa Italia, infatti, la Consar giocherà in gara secca sul campo di Modena. La gara è tradizionalmente ostica, ma i giovani di Ravenna, tornati tutti uniti dopo le loro avventure internazionali, potrebbero aver voglia di sorprendere i gialloblù nel super-clasico del volley italiano e regalarsi una Final Four che manca al palmares di Ravenna da tempi immemorabili.