Volley Superlega, la Consar e il resoconto di un mese surreale: 12 punti, tante belle scoperte e due spine
![volley-superlega-la-consar-e-il-resoconto-di-un-mese-surreale-12-punti-tante-belle-scoperte-e-due-spine](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1575474967_ss52consar.jpg&w=420&h=248)
Marco Ortolani
Il mese di novembre ormai alle spalle è stato un ottovolante pallavolistico che non ha fatto particolarmente bene al campionato: giocatori sovra-sollecitati e a perenne rischio di infortunio, partite infrasettimanali dal minor glamour per pubblico e tv, classifica stravolta da anticipi, posticipi e turni di riposo, disallineamenti che rendono difficoltosa la sua interpretazione.
I NUMERI
Facciamo, dunque, un po’ di chiarezza, a partire dall’aritmetica: la Consar ha vinto tre partite in trasferta sul campo delle tre rivali per evitare la retrocessione. Un bonus gigante, un netto vantaggio sulla tabella-salvezza su cui si potrebbe costruire una regular season molto più serena del previsto. Ma anche in casa non è andata male: 3 puntoni contro Verona e un punto contro Civitanova in due partite indimenticabili e divertentissime che hanno esaltato i giocatori e il pubblico. Il totale fa 12 punti, al pari del quotato Verona (stesso numero di partite giocate) e con un po’ di margine sulla zona calda (dove però tutte le squadre hanno giocato una partita in meno).
IN COPERTINA
Difficilissimo scegliere l’uomo più in luce in questi due mesi. Si potrebbe indicare lo stesso Bonitta, per la riconfermata abilità nella «pesca» di mercato e per il lavoro di costruzione di un gruppo molto coeso. Ha sbalordito il cannoniere canadese Vernon Evans, che ha dimostrato di poter ragionare di pallavolo a quelle altezze siderali che sono proprie degli attaccanti di primissima fascia. Ma Saitta, a 32 anni, ha rilanciato in modo evidente la sua qualità di gioco. E Grozdanov si è conquistato con grinta il posto di titolare al centro, insidiato da un’ottima concorrenza. Alla fine, però, è la faccia pulita di Daniele Lavia ad imporsi. A Vibo, nella sua Calabria, ha conquistato domenica scorsa il premio Mvp che avrebbe forse meritato anche in casa contro Verona. Appare solidissimo tecnicamente e mentalmente, cosa apparsa chiara anche ai tecnici azzurri che l’estate scorsa lo hanno spremuto a fondo, senza evidentemente condizionarne le motivazioni e il rendimento con il club. E ci sono due numeri che giocano a suo favore: il 20 (come gli anni appena compiuti) e il 15 (il numero della maglia che, ai vecchi nostalgici ravennati, suona sempre come una regale benedizione).
LE SPINE
Alla bella Consar di avvio di stagione manca ancora qualche passo per essere totalmente espressa. Non abbiamo ancora visto il potenziale di due degli atleti più attesi. Oreste Cavuto e Aleksa Batak mettono piede in campo in situazioni minimali e non congrue alle aspettative. Sono limitati da problemi (spalla e addominali) che si stanno trascinando oltre le previsioni. Sono due frecce importanti che attendono di essere scagliate, pronti a far girar la testa a un Bonitta che a quel punto dovrà fare i conti con (benedetti) problemi di abbondanza.
IL CALENDARIO
Dopo la sarabanda di novembre si torna a ritmi più consoni, con una partita alla settimana ma un tris di impegni solo sotto l’albero di Natale, di difficilissima gestione emotiva, agonistica e… alimentare. Insomma, sarà un altro mese caldissimo. Meno frenetico, ma ugualmente intenso.