Volley, Serena Ortolani e una doppietta da Mvp: «Vorrei continuare, magari in A1»

Tomaso Palli
Non ha alcuna voglia di fermarsi. D’altra parte, perché dovrebbe dopo una stagione con la vittoria della Coppa Italia e del campionato di A2 a cui aggiungere, a livello personale, il riconoscimento di Mvp in entrambe le manifestazioni. La prima volta in A1 di San Giovanni in Marignano ha la firma dell’eterna Serena Ortolani che, a 38 anni, è stata grande protagonista, ancora una volta, di una stagione storica.
Ortolani, che anno è stato?
«È venuto fuori qualcosa di fantastico, ancora non ho ben chiaro cosa il destino abbia fatto. Il gruppo è un vero spettacolo, con la mentalità giusta fin dal primo momento e, pian piano, ci siamo create le nostre sicurezze lungo tutto il campionato. Molto importante anche l’allenatore che ci ha aiutato a tirar fuori il meglio gestendo nel migliore dei modi anche le poche sconfitte (tre, ndr). L’annata è stata davvero stupenda e in campo siamo state incredibili. Penso che degli anni così unici, senza problemi o pensieri, siano molto rari. E poi vincere la Coppa Italia e il campionato così facilmente non è scontato».
Forse l’entusiasmo, ma sembra che si aspettasse di fare così bene.
«Assolutamente no (sorride, ndr). Il sogno di tutti, ma una stagione è lunga e serve passare attraverso tanti momenti, anche difficili. Devo dire che quest’anno, da quel punto di vista, è andata piuttosto bene, ma in una stagione ci sono sempre. Pochi, ma è lì che è uscita una squadra formata da persone fantastiche».
Che fa sempre la differenza.
«Certamente. La mentalità è importante, ed è stata presente fin dal primo giorno, ma ci vuole anche la squadra che si unisce sotto un unico obiettivo. Nelle difficoltà, avere accanto la squadra che è unita, è tanto di più».
Un’annata trionfale che si aggiunge alle tante sue vittorie in carriera, ma c’è stato un punto, un set o una partita in cui avete capito di potercela fare?
«Sicuramente da segnare e, come ogni vittoria, col suo percorso, il suo sapore, la sua importanza, il suo insegnamento. Non so se ci sia stato un momento, una situazione, una partita o più semplicemente una consapevolezza trovata sempre di più ad ogni partita. Certo, la vittoria della Coppa Italia ci ha dato tanta sicurezza».
La soddisfazione di squadra ma anche quella per il riconoscimento Mvp, in campionato e in coppa.
«Diciamo che nella mia carriera ho vinto tanto, ma di Mvp pochissimi (sorride, ndr). E questa stagione mi sono un po’ rifatta. Non me l’aspettavo per niente e l’avrei dato alle mie compagne che se lo meritano tantissimo. È ovvio che sia contenta, non posso dire di non esserlo, ma ero lì a pensare chi lo potesse ricevere e alla fine è stato dato a me. Ma, come sempre si dice ed è lo sport ad insegnarlo, io da sola non sono nulla».
Ortolani, ora il suo futuro.
«Devo essere molto sincera: non ho ancora pensato a niente perché volevo godermi il momento. Sono molto legata al posto perché San Giovanni è la mia seconda famiglia, qui sto da dio, ho mia figlia Gaia con le sue amicizie e quindi non posso, domani, andare a giocare in America, per fare un esempio. Non c’è niente di concreto, non ho ancora parlato con nessuno e vedremo. Ma mi piacerebbe continuare».
In quell’A1 che...
«Eh dai, dato che l’abbiamo conquistata, perché no? Poi non so se sarò a livello, ma la cosa mi piacerebbe tanto».
Diciamo che quest’anno è sembrata essere davvero «a livello».
«Durante il campionato sono stata benissimo. Verso la fine, giocando anche tra settimana, c’era
ma no, sto benissimo (sorride, ndr). Per la mia età soprattutto. Come dicevo, magari verso la fine cercavo di allenarmi un po’ meno, ma solamente perché le ultime partite toglievano tanto in termini di energia, e non solo a livello fisico».